SUL SACRARIO DI PIAZZA LIBERTA’ A RAGUSA

“Continuando a rifiutare aprioristicamente quanto fatto, da chiunque, prima del proprio insediamento, il sindaco Piccitto ignora le procedure ordinarie del Comune di Ragusa incorrendo in quello che, secondo me, è al limite dell’abuso di ufficio”. Lo dichiara il consigliere comunale di Ragusa, Sonia Migliore (Lab 2.0) intervenendo a commento delle recenti notizie di stampa che informavano sulla riqualificazione del sacrario monumentale posto alla base della torre littoria di piazza Libertà per un importo di 4.200 euro.
“La storia del progetto non è particolarmente antica – racconta Migliore – e contiene alcuni passaggi importanti per comprendere quanto il primo cittadino sia ormai abituato a ignorare non solo le disposizioni dei propri dirigenti, ma perfino quelle degli enti preposti al rilascio di autorizzazioni in ambito di ristrutturazione dei palazzi storici della città, come la Soprintendenza ai Beni Culturali nel caso del palazzo sede provinciale della Guardia di Finanza”.
“Il progetto iniziale – spiega – nasce nel 2013, quando il Comando provinciale delle Fiamme Gialle ha chiesto al Comune e alla Soprintendenza le autorizzazioni necessarie per la collocazione di un monumento ai caduti, da porre all’esterno del palazzo, e la riqualificazione del sacrario. Quel progetto era a firma dell’arch. Mincio e prevedeva due sculture del maestro Franco Cilia (da mettere all’esterno) e dei lavori che riguardassero l’aula interna dove avrebbe trovato posto un’altra opera, sempre del maestro Cilia che, in questo caso, sarebbe stata donata. Il 13 maggio del 2013 la Soprintendenza esprime il proprio parere favorevole mentre, l’1 luglio dello stesso anno, il dirigente comunale Scarpulla rilascia la necessaria autorizzazione relativamente ai soli lavori esterni, quindi la collocazione delle due statue. Il sindaco Piccitto, però, decide di stravolgere tutto e senza revocare la precedente autorizzazione né facendone predisporre una nuova, alla metà del mese di ottobre dà mandato di procedere ai lavori, ma con interventi limitati al sacrario interno. L’esatto opposto di quanto l’ing. Scarpulla aveva autorizzato”.
“Ho chiesto con apposita nota agli uffici di poter accedere agli atti – continua il consigliere Migliore – e in data 22 ottobre ho ricevuto la risposta del dirigente nella quale si legge che: è stata riqualificata l’area con una ricostruzione storica dell’epoca; che l’unica autorizzazione rilasciata dalla Soprintendenza è quella risalente a maggio 2013 e che quindi non sono stati richiesti a quell’ente ulteriori pareri; che i lavori commissionati dall’amministrazione comunale sono costati 8,600 euro e non 4.200 come riportato dalla stampa”.
“Tutto questo – conclude Migliore – è a mio avviso una palese dimostrazione di come il sindaco, pur di fare tutto il contrario di quanto esisteva prima del suo insediamento, sia disposto a infischiarserne delle norme e delle leggi, prevaricando le decisioni dei propri dirigenti, oltre a mentire spudoratamente perfino su cifre così irrisorie”.

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