Strisce blu, le abbiamo pagate ma non erano previste dall’appalto. Multe per chi non ha esposto il tagliando in una zona non prevista dal capitolato. E’ giallo. La denuncia del Pd

“Non bastassero i problemi sollevati dal sindacato con riferimento all’inquadramento del personale, circostanza che non rispetterebbe gli accordi presi al momento del passaggio da un concessionario all’altro, con evidente diminuzione degli introiti per il personale, la questione delle strisce blu a Ragusa si arricchisce di un altro giallo”. A dirlo è il capogruppo del Pd al Consiglio comunale, Mario D’Asta, il quale evidenzia come nel capitolato di gara attraverso cui è stato aggiudicato il servizio in questione emerga una vistosa anomalia. “L’oggetto della concessione, così come specificato nel bando – sottolinea D’Asta – riguarda il numero complessivo di 737 stalli. Tra questi, però, non sono affatto menzionati quelli riguardanti il ponte Pennavaria, meglio conosciuto come ponte Nuovo, nel tratto che da via Roma conduce sino a Piazza Libertà, che saranno complessivamente meno di una ventina. Bene, non si capisce perché, visto che gli stessi non sono menzionati nel capitolato in questione, ancora oggi siano oggetto di intervento da parte degli ausiliari del traffico che, giustamente dal loro punto di vista, continuano a sanzionare i potenziali trasgressori. Secondo quanto invece risulta dal bando consultato e che ha poi ha rappresentato il punto di riferimento per l’aggiudicazione della concessione, non è previsto alcuno stallo a pagamento sul ponte Nuovo. Teoricamente, dunque, non essendo oggetto di alcuna concessione, il fatto che il sito in questione continui ad essere interessato dall’azione degli ausiliari del traffico rappresenta un’anomalia che potrebbe spingere quanti sono multati a richiedere un rimborso al Comune. Ecco perché ci rivolgiamo all’amministrazione comunale pentastellata per sapere come stanno realmente le cose. Fermo restando che se, davvero, questa anomalia, come abbiamo motivo di credere, esiste davvero, si tratterebbe dell’ennesimo esempio di approssimazione con cui la Giunta Piccitto ha curato gli aspetti riguardanti la redazione di determinati bandi di gara per la concessione di servizi. Non è, infatti, la prima volta che si registrano, nel corso di questi cinque anni, serie sviste che hanno messo in discussione la bontà dell’iter procedurale. Ecco perché in questo caso ci chiediamo che cosa è accaduto e che cosa si può fare per dissipare i dubbi esistenti”.

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