STRANIERO…CHI? PER UNA REALTA ‘ EDUCATIVA INTERCULTURALE

Abolire ogni forma di pregiudizio culturale partendo dall’agenzia educativa per eccellenza, la scuola.

Questo il presupposto del seminario in corso a Ragusa avente come temi portanti l’accoglienza verso i cittadini stranieri e l’interazione, nell’ottica della progettazione di nuovi saperi e diritti.

Il convegno costituisce la tappa finale di un Por avente, come scuola capofila, l’istituto comprensivo Crispi in rete con il circolo didattico Paolo Vetri, la scuola primaria del SS Redentore e la fondazione S. Giovanni Battista.

“ E’ un progetto partito nell’anno scolastico 2010-2011- afferma Maria Grazia Carfì, dirigente scolastico istituto comprensivo Crispi- le azioni di intervento hanno interessato la mediazione culturale- linguistica, l’apprendimento della lingua italiana e l’ educazione interculturale. Gli utenti sono stati sia gli alunni della scuola primaria che quelli del media. Sono stati realizzati anche laboratori pomeridiani per genitori di alunni stranieri, ma anche per altri adulti italiani”.

Antonio Cutolo, dirigente per l’integrazione e la comunicazione al Ministero della Pubblica Istruzione ha parlato di diversità come paradigma dell’identità della scuola nel pluralismo.

“Si tratta di rendersi conto- sostiene Tutolo nella sua relazione- che la diversità è un’occasione per aprire il sistema a tutte le differenze. La scuola così si arricchisce. L’intercultura non è individuabile in una disciplina precisa, ma deve abbracciare ogni singola materia”.

Oggi in Italia sono 750000 gli studenti stranieri presenti in tutte le scuole di ogni ordine e grado; in Sicilia sono 20000, mentre in Emilia – Romagna risultano essere più di 80000.

Il Lazio, la Lombardia, l’Emilia- Romagna e la Toscana sono le regioni italiane che registrano il più ampio numero di insediamenti di immigrati.

Gli studenti stranieri preferiscono generalmente frequentare gli istituti professionali, seguiti da quelli tecnici.

 

 

 

 

 

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