Strage Borsellino, i boss accusati chiedono danni a Stato. Un milione di euro a testa

I legali di Cosimo Vernengo, Giuseppe La Mattina, Gaetano Murana, Gaetano Scotto e Natale Gambino, assolti nel processo di revisione dopo essere stati condannati perchè accusati da falsi pentiti della strage di via D’Amelio, e parti civili all’udienza preliminare a carico dei tre poliziotti imputati del depistaggio dell’inchiesta sull’attentato, hanno citato come responsabili civili il ministro dell’Interno e la Presidenza del Consiglio. Le citazioni a Palazzo Chigi e al Viminale, come scrive La Repubblica, sono state notificate dai penalisti Rosalba Di Gregorio, Giuseppe Scozzola e Giuseppe D’Aquì, all’avvocatura dello Stato.

I cinque chiedono una provvisionale a titolo di risarcimento del danno di un milione di euro ciascuno. Prima della celebrazione dell’udienza preliminare a carico dei tre poliziotti Mario Bo, Fabrizio Mattei e Michele Ribaudo che appartenevano al pool investigativo che indagò sulla strage e che ora rispondono di calunnia, i legali hanno depositato l’atto di costituzione di parte civile. Costituzione che è stata notificata ai tre imputati.

Successivamente i legali hanno chiesto al gup di Caltanissetta l’autorizzazione a citare i responsabili civili: la Presidenza del Consiglio e il Viminale. Il gup ha dato l’assenso e ora sono partite le notifiche all’avvocatura dello Stato.
fonte Blogsicilia

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