STORIA CULTURA ED IDENTITA’ DI UN POPOLO SI SALVAGUARDANO ANCHE CON L’ENOGASTRONOMIA DEL TERRITORIO

Si sono riuniti a palazzo S. Domenico gli accademici delle delegazioni dell’Accademia Italiana della Cucina di Modica e Caltagirone per presentare, a cura dell’accademica Colomba Cicirata, il sesto volume della collana di Cultura Gastronomica “Tradizione e innovazione nella cucina italiana” a firma di Giovanni Ballarini e Paolo Petroni rispettivamente  presidente nazionale e segretario generale AIC. Testo che assume ad assioma la costatazione che la cucina italiana con le sue tradizioni non è un corpo immobile ma un’identità viva che può e deve migliorare. Le tradizioni sono tali solo quando sono vive e vitali, capaci di migliorare anche attraverso le innovazioni. Interessantissimo perché dotto, coinvolgente perché poetico l’interventodella prof.ssa Grazia Dormiente dal tema  “Cioccolato, dolce traccia del modicano”. Prodotto locale, quest’ultimo, che ha fatto conoscere nel mondo la Città della Contea e che già dal settecento veniva prodotto artigianalmente e commercializzato. Come testimoniato da ricerche storiche/archivistiche ancora in corso e condotte dalla prof.ssa Dormiente. Ha introdotto i lavori, moderati dal consultore nazionale AI.C. dott. Mario Ursino, l’avv. Carlo Ottaviano delegato A.I.C. di Modica. Sono intervenuti la delegata AIC di Caltagirone Tanina Gravina, co-organizzatrice dell’evento, e il vice delegato Domenico Amoroso, direttore del museo di Caltagirone. E i sindaci di Modica Antonello Buscema e Caltagirone Francesco Pignataro.

 

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