Infine, ritardata partenza per Taranto: la nave presumibilmente non avrebbe proceduto “senza indugio” verso Taranto dopo essere stata assegnata, attendendo invece per oltre sei ore al largo di Pozzallo. Tuttavia, Pozzallo “era stato ufficialmente designato come luogo sicuro. Il ritardo e’ dovuto all’annullamento dello sbarco programmato da parte dell’Mrcc di Roma”, sostiene Sea-Eye. Le richieste di trasbordo e le ulteriori istruzioni di viaggio “erano incompatibili con la situazione di sicurezza a bordo e con i limiti tecnici della nave. Queste accuse sono inventate per criminalizzare le operazioni di soccorso. Il nostro equipaggio ha sempre agito nel migliore interesse delle persone soccorse e in conformita’ con il diritto marittimo internazionale. Il fermo dimostra ancora una volta che le autorita’ italiane stanno sistematicamente cercando di allontanare le navi di soccorso civile dal Mediterraneo”, spiega Isler che ha annunciato che intraprendera’ un’azione legale contro il fermo”.

Fonte: Agi

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