SITUAZIONE E TECNICA POLITICA: FACIMME AMMUINA

Dagli ultimi fatti di cronaca politica risulta un dato italiano unico al mondo : il ceto medio,maggioranza, portatore di idee, di cultura (almeno nella maggioranza dei casi) di impegno lavorativo per almeno 12 ore al giorno, è condannato dalla propensione nazionale alla logica dei “60 milioni di Repubbliche” a subire  il governo dei pochi, dotati di poche idee e confuse, che hanno adottato  l’antica tecnica napoletana del “facimme ammuina”,  La Sinistra infatti per sopperire alla assoluta pochezza dei propri programmi e cultura (vedi regalo della BNL  e di Parmalat ai francesi, il soffocamento del tentativo di Renzi,  l’ingovernabilità proposta dai seguaci di Grillo, le mancate proposte del Governatore di Puglia sul problema di Taranto) ripropone molto sul piano del Potere, poco su quello del Fare. Gli altri Partiti, per non essere da meno, disquisiscono su tutto, per non rivelare che, in realtà, non hanno programmi. Il Mercato Internazionale, preoccupato dalla grave crisi dell’Italia, alla quale hanno negli ultimi mesi inflitto un bel salasso, stanno concedendo una pausa,  per non ucciderla (è troppo importante, a livello mondiale, per le idee e relativi cervelli).Ecco perché a nostro parere gli indicatori economici migliorano. In tale panorama, a parere di Lega Italica, le divisioni non hanno senso. Le distinzioni tra Guelfi e Ghibellini, poi tra Bianchi e Neri non hanno portato che al vantaggio di tutti gli altri Stati Europei, nei secoli passati. Mazzini, che da Apostolo aveva capito la lezione, ha rinunciato alla sua amata Repubblica (intesa nella sua accezione più alta, di Potere del Popolo, contro la furba rielaborazione  tedesca di Marx del “facimme ammunia”) pur di collaborare a realizzare l’Unità d’Italia”. Oggi siamo di nuovo alla “rifondazione italiana”, come sosteniamo noi di Lega Italica. Già in tale nome abbiamo voluto indicare la soluzione al problema del rilancio nazionale, “legandoci” in un patto tra tutti, pur conservando ciascuno la propria individualità. Il confronto delle idee è e permane la grande forza che ci deve muovere, contro il monolitismo politico che tanti guai ha causato e continua a scatenare nel mondo. Dunque, se ciascun Partito si dichiara democratico (rappresentante del Popolo), se ritiene di poter operare a vantaggio del Popolo, non dovrebbe continuare a combattere gli antagonisti, ma invitarli al confronto “sulle  cose”, cioè sui programmi per assicurare le migliori soluzioni ai problemi nazionali, riconoscendo anche i propri limiti. Se tale dialogo vero, effettivo, concreto si stabilisse, le situazioni verificatesi in casa dei “Grillini”, dove con l’ammuina sono stati conquistati alcuni Comuni e, a distanza di un anno, non si riesce a gestirli, non dovrebbero  riapparire. Pertanto, Lega Italica mette a disposizione, su un tavolo, le tante idee e programmi già elaborati ed in precedenza  illustrati anche su questo giornale per rilanciare l’intera Italia, da nord a sud, di destra e di sinistra, in nome di quell’Unità, indipendenza ed a favore di tutti gli Italiani, perché questi possano progredire, tutti insieme,  anche sul piano culturale e del rispetto internazionale.

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