Un tassello importante nel potenziamento dell’assistenza territoriale si aggiunge giovedì 15 maggio, alle ore 10.30, con l’inaugurazione ufficiale dei nuovi locali della Guardia Medica e della postazione S.E.U.S. 118 di Ispica, in via Amendola 35. I nuovi ambienti, realizzati grazie a un investimento aziendale di circa 50 mila euro, sono stati completamente ristrutturati dal Servizio […]
Sicilia fanalino di coda per reddito e occupazione, 12.600 euro annui contro 17.500 per l’Italia e 13.600 per il Sud
05 Dic 2024 13:18
I dati diffusi dall’Istat evidenziano una situazione economica complessa in Sicilia, con tutti gli indicatori del Benessere economico che si collocano nelle due classi di coda, con valori significativamente inferiori rispetto alla media nazionale.
Indicatori principali
Pensioni: la provincia di Agrigento registra i risultati peggiori in termini di redditi pensionistici, con un importo medio annuo pro-capite di 15.700 euro, ben al di sotto della media nazionale di 20.300 euro. Inoltre, il 16,2% dei pensionati in provincia ha un reddito basso, contro il 9,2% della media nazionale nel 2022.
Sofferenza dei prestiti bancari: la provincia di Siracusa presenta il tasso più elevato di ingresso in sofferenza per i prestiti bancari alle famiglie, con un 1,5% di famiglie che non riescono a onorare i prestiti, contro una media nazionale del 0,6% nel 2023.
Lavoro e conciliazione dei tempi di vita: Solo l’1,9% degli indicatori per la Sicilia rientra nelle classi alta e medio-alta, mentre un sorprendente 79,6% si colloca nelle classi bassa e medio-bassa. Nel 2023, il tasso di occupazione tra i 20 e i 64 anni in Sicilia è del 48,7%, significativamente più basso rispetto alla media nazionale di 66,3%, con un tasso di mancata partecipazione al lavoro del 32,6%, più del doppio rispetto alla media italiana.
Occupazione e mancata partecipazione al lavoro: la provincia di Caltanissetta registra i valori peggiori in termini di occupazione (41,2%) e mancata partecipazione al lavoro (41,5%), mentre Ragusa ottiene i migliori risultati con 60,5% di occupazione e 20% di mancata partecipazione.
Reddito disponibile equivalente: la Sicilia presenta livelli di reddito inferiore rispetto alla media nazionale. Il 50% dei residenti in famiglia dispone al massimo di 12.600 euro annui, rispetto ai 17.500 euro della media nazionale. Le differenze regionali sono notevoli: la Città metropolitana di Messina ha il valore più elevato di 14.000 euro annui, ma anche la maggiore disuguaglianza tra ricchi e poveri, con il 10% più ricco che guadagna almeno 28.400 euro, mentre il più povero ha un reddito massimo di 4.800 euro. La Città metropolitana di Palermo presenta una situazione simile, ma con un reddito mediano di 12.500 euro. La provincia di Agrigento ha il reddito più basso della regione, con 11.600 euro annui.
I dati sottolineano una situazione di forte disuguaglianza economica in Sicilia, con indicatori di benessere decisamente al di sotto delle medie nazionali e del Mezzogiorno, insieme a una persistente difficoltà occupazionale e bassa partecipazione al lavoro. La provincia di Agrigento risulta essere la più svantaggiata, sia in termini di reddito pensionistico che di reddito disponibile equivalente, mentre la Città metropolitana di Messina e Palermo mostrano segni di disparità economiche interne evidenti.
I dati diffusi dall’Istat evidenziano una situazione economica complessa in Sicilia, con tutti gli indicatori del Benessere economico
© Riproduzione riservata