È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
Siamo così stupidi da pagare i poliziotti per farci controllare piuttosto che restare responsabilmente a casa
20 Mar 2020 11:00
E’ notizia di ieri: il presidente Nello Musumeci ha deciso di restringere ulteriormente le misure che riguardano tutti noi, l’emergenza covid-19 e ha inoltre deciso di mandare l’esercito per dare una mano a poliziotti e forze dell’ordine in generale affinchè vigilino per noi. Perchè non siamo stati in grado di metterci nelle condizioni di capire quanto sia grave questa emergenza. Perchè non siamo stati capaci di autogestirci e di restare a casa e di uscire, veramente, solo per le situazioni di necessità, ovvero spesa e farmacia. A nulla sono valse le bare nelle camionette dei militari a Bergamo, le urla di dolore di chi è sopravvissuto al virus ma che ha perso un familiare.
Da parte di tutti viene ribadita la necessità di rispettare le regole e soprattutto di non uscire di casa se non per reali necessità. Purtroppo ognuno si sente di essere un’eccezione e di avere in tasca la motivazione valida e così ogni giorno paghiamo poliziotti, vigili urbani, carabinieri e protezione civile per controllare noi stessi, cioè per impedire gli spostamenti che già, in modo responsabile ed autonomo, dovremmo evitare.
Sembrano appartenere ad altri mondi e ad altri universi le immagini video che giornalmente tv e social ci propinano dal Nord Italia dove gli ospedali sono al collasso e dove nemmeno c’è il tempo di seppellire i morti. Eppure è semplice: occorre restare a casa. Su facebook è diventato virale un meme che dice sostanzialmente che prima ci lamentavamo perché chiamavano i nostri familiari per mandarli in guerra.
Adesso ci lamentiamo soltanto perché dobbiamo restare sul divano per qualche giorno. Ed è chiaro che questo comporta disagi alla moderna società, sia per il lavoro che per la scuola, che per tenere a casa i bambini, ma è purtroppo, almeno al momento, l’unica arma che abbiamo per tentare di combattere questo virus. In questa provincia isola nell’isola, siamo talmente isolati che per fortuna, almeno al momento, il virus ha attecchito in modo minore.
Probabilmente i ragusani sono più rispettosi delle regole ed escono meno di quanto fanno in altre province. Bene, è una buona medaglia e speriamo che i casi non aumentino, ma ugualmente non basta. Ugualmente dobbiamo impegnarci tutti a restare a casa. Lo sforzo di tutti. Anche di un sistema sanitario che, soprattutto al Sud, non è pronto all’ordinario, figuriamoci all’emergenza.
Michelangelo Barbagallo
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