Si andrà in zona gialla con il 5% di terapie intensive e il 10% di ricoveri. Verso la cabina di regia

Si andra’ in zona gialla con un’occupazione delle terapie intensive superiore al 5% dei posti letto a disposizione e con quella dei reparti ordinari superiore al 10%.

Il governo e le regioni sembrano aver trovato la quadra per la revisione dei parametri del monitoraggio con il quale vengono attribuiti i colori alle regioni. Non c’e’, invece, ancora l’accordo sui criteri per l’utilizzo del green pass e il nodo e’ sempre lo stesso: l’uso del certificato per entrare nei ristoranti al chiuso.

Le scelte verranno fatte nelle prossime ore, seguendo lo schema che si ripete da mesi: prima la riunione della Conferenza delle Regioni, che formalizzera’ la proposta di modifica dei parametri dei territori, poi – probabilmente tutto nella giornata di mercoledi’ – la Stato-Regioni, la cabina di regia politica a palazzo Chigi e a seguire il Consiglio dei ministri che dovrebbe approvare il decreto con i nuovi parametri e i criteri per il green pass. S

ul primo punto, non dovrebbero esserci problemi e d’altronde e’ stato lo stesso ministro della Salute Roberto Speranza a definire “ragionevole” la richiesta delle Regioni di far pesare di piu’, nell’attribuzione dei colori, il tasso di ospedalizzazione rispetto agli altri indicatori.

I 27 milioni di vaccinati con entrambe le dosi e i circa 7 milioni che devono fare il richiamo sono un elemento che non puo’ non essere tenuto in considerazione.

L’ipotesi sul tavolo, confermata da fonti di governo, e’ una soglia del 5% per le terapie intensive e del 10% per le aree mediche. Stando all’ultimo monitoraggio, se dovesse passare questo criterio, nessuna regione andrebbe in giallo: la media nazionale di occupazione dei posti letto, sia in terapia intensiva che nelle aree mediche, e’ al 2%. Ad essere messe peggio, con le rianimazioni, sono la Toscana (3,4%), la Sicilia (3,1%), la Liguria (2,8%) e il Lazio (2,7%) mentre nei reparti ordinari la Calabria e’ al 5,5%, la Campania al 5,1%, la Sicilia al 4,6%.

Numeri al momento comunque lontani dalla soglia di rischio. I problemi potrebbero invece esserci sul secondo punto all’ordine del giorno, i criteri per l’utilizzo del green pass, visto che non c’e’ accordo nella maggioranza.

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