Accordo tra Regione siciliana e privati convenzionati per cercare di ridurre le liste d’attesa in sanità. L’accordo prevede di distribuire le risorse del 2024 per potenziare l’offerta delle prestazioni ambulatoriali. COSA PREVEDE L’ACCORDO L’intesa prevede un totale di 310 milioni di euro da distribuire alle diverse branche e province, con un aumento di 12 milioni […]
SFIGMO E FONENDO
21 Giu 2013 16:21
Nelle scorse settimane ho trattato il tema dei Farmaci, del loro corretto uso e di alcune “cattive” abitudini che forse vale la pena provare a raddrizzare, non solo per gli input economicistici che provengono dalla Regione, ma soprattutto perchè è bene ribadire che il farmaco è un bene di cui non possiamo fare a meno e che è giusto tutelare da usi non corretti.
Gli antibiotici possono essere di origine estrattiva (da funghi e da batteri), di origine semisintetica (cioè a quelli estrattivi si aggiungono catene di sintesi chimica) e di sintesi chimica; lo spettro d’azione degli antibiotici può essere molto ampio, ampio, medio e ristretto e rappresenta il “ventaglio” degli agenti patogeni (batteri) sensibili all’antibiotico considerato. Possono ancora essere classificati in battericidi (quelli che “uccidono” i batteri ) e batteriostatici (quelli che ne bloccano la replicazione), anche se questa è per lo più una classificazione scolastica. Altre caratteristiche li possono tra loro differenziare quali il sito d’azione sui batteri, la carica elettrica, la maggiore o minore affinità “acquosa” cioè l’idro o la lipofilia della sostanza, oltre alla loro classificazione in famiglie.
Ovviamente essendo dei farmaci gli antibiotici hanno anche degli effetti indesiderati dovuti a tossicità diretta (sempre più rara man mano che si affina la purezza del farmaco), ad effetti farmacologici e metabolici, alla selezione che gli stessi determinano ad esempio sulla flora batterica intestinale, a reazioni allergiche o ad interazioni con altri farmaci.
Gli effetti indesiderati più frequenti sono le reazioni allergiche che riguardano per lo più le penicilline o beta lattamine, ma non sono rare neanche con altre famiglie di antibiotici e la diarrea causata dal “dismicrobismo” intestinale cioè dal selezionare tra la flora batterica cosiddetta “saprofita” (quella che praticamente soggiorna gratis nel nostro intestino) uno o più ceppi batterici meno sensibili e che si avvantaggiano della loro “solitudine” per fare danni. Ancora una famiglia di antibiotici può dare fastidio ovvero dolore alle strutture tendinee ed altri essere epatotossici o nefrotossici od ototossici.
Insomma farmaci da usare con la dovuta indicazione e con la giusta moderazione soprattutto, e questa è la cosa che più preoccupa a livello Mondiale la comunità scientifica, alla luce delle “resistenze” che si sono planetariamente stabilite; la resistenza di un agente infettivo nei confronti di un antibiotico si instaura perchè il batterio si fa “furbo” e mette in atto meccanismi che lo rendono resistente all’azione dell’antibiotico. Qualora l’antibiotico viene usato male o a dismisura o quando non ve ne è indicazione aumenta la possibilità che questo perda efficacia proprio per l’instaurarsi delle resistenze e la preoccupazione dei ricercatori è legata al fatto che da anni non si riesce a sintetizzare nuovi antibiotici e quindi dovremo abituarci a curarci con quelli che ci sono e che bisogna quindi “tutelare” dalla furbizia dei batteri.
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