“Segato” dal governo Conte il manager ragusano Gianni Bocchieri. non sarà il direttore dell’agenzia del lavoro

 Luigi Falco, giornalista e fedelissimo di Luigi Di Maio. Affiancherà Mimmo Parisi, presidente dell’Anpal arrivato dalla Mississippi State University.

Rimane così fuori il manager di origini ragusane che è dirigente generale della Regione Lombardia, è stato capo della segreteria tecnica del ministero dell’Istruzione guidato da Maria Stella Gelmini e che tutt’ora è consulente a titolo gratuito dell’assessore regionale all’Istruzione Roberto Lagalla.

Come racconta il giornale online “Linkiesta” il nome di Gianni Bocchieri, proposto dalla Lega, era stato inizialmente accettato dal fiduciario alle nomine di Luigi Di Maio. Bocchieri d’altronde è stato un papabile assessore ai tempi della campagna elettorale sia per Musumeci che per l’avversario a 5 Stelle Giancarlo Cancelleri. Poi però ci sarebbe stato il dietrofront e, per Bocchieri, la seconda poltrona dell’agenzia che assumerà i navigator è saltata.

Stando alle indiscrezioni, dietro la mancata nomina ci sarebbero le valutazioni critiche che il manager siciliano avrebbe fatto al reddito di cittadinanza. I pentastellati avrebbero collezionato, insomma, gli articoli a firma di Gianni Bocchieri sui quotidiani Libero e su Il Sole24Ore per spiegare il proprio no. Ma ci sarebbe dell’altro. Al manager siciliano sarebbero state attribuite anche le responsabilità delle resistenze delle Regioni sul tema navigator. Una questione, quest’ultima, che in Sicilia è particolarmente spinosa dato che gli ex sportellisti della Formazione portano da mesi avanti la loro battaglia per assumere le mansioni di navigator in Sicilia.

Di Maio ha insomma preferito affidare la guida tecnica dell’Anpal al giornalista napoletano che ha fatto parte del suo ufficio stampa da vicepresidente della Camera dei Deputati.

Ora però è polemica. In tanti contestano, infatti, il neo direttore dell’Anpal affermandone la mancanza di competenza in tema di politiche attive del lavoro e la mancanza d’indipendenza. Con la nomina di Luigi Falco il Movimento cinque stelle ha il pieno controllo dell’Ente e quindi della gestione delle attività legate al reddito di cittadinanza.

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