SE SI DEDICA UNA GIORNATA SIGNIFICA CHE IL PROBLEMA ESISTE

Ancora una giornata dedicata alle donne, anzi alla violenza esercitata nei loro confrontii. Il fatto stesso che si dedichi un giornata a questo problema, evidenzia che tanti sono i pregiudizi e le discriminazioni nei confronti del sesso femminile. I confini della violenza non si possono circoscrivere alla sola sfera sessuale,ma coinvolgono le relazioni interpersonali nell’ambito lavorativo, familiare e della società. In Italia nel 2010 ben 115 sono state le vittime di omicidi di “ex” incapaci di accettare la separazione. L’orrore delle lapidazioni in alcuni paesi integralisti non ci faccia dimenticare che, anche in casa nostra, esistono forme di violenza altrettanto distruttive, anche se meno eclatanti. Mi riferisco allo stolking in famiglia, nei posti di lavoro, in tanti settori della vita sociale. Ancora oggi essere donna ti espone a dei rischi maggiori se sei sola di notte per strada o sui mezzi di trasporto.

E come definire , se non violenza, la discriminazione in tanti settori che esclude le donne dai vertici , compreso quello politico? Tanta la strada ancora da percorrere per il reale rispetto dei diritti della persona, senza alcuna discriminazione, così come recita la nostra Costituzione. A proposito di politica, in questi ultimi mesi abbiamo assistito allo spettacolo indecoroso offerto dal presidente del consiglio nelle sue frequentazioni, e quali i criteri di scelta per tante donne portate in parlamento. L’offesa è doppia , perché arriva da chi rappresenta lo Stato e dovrebbe tutelare la pari dignità di tutti i cittadini. Abbiamo toccato il fondo, anzi i bassifondi, visto il linguaggio ed i termini usati dalla ministra delle ìmpari inopportunità. Questi comportamenti contengono un messaggio discriminatorio e di violenza culturale contro le donne che non può essere sottaciuto. Ad essere offesa e mortificata è la dignità dell’intera nazione! (Franca Iurato)

 

 

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