SCUOLA, RICORSO DEL CODACONS A FAVORE DEI DOCENTI SICILIANI INGIUSTAMENTE ESCLUSI DAL “CONCORSONE”

Pochi giorni fa il Ministero dell’Istruzione ha pubblicato il  bando relativo al cosiddetto “concorsone” voluto fortemente dal ministro Profumo che però esclude ingiustamente non abilitati e precari con anni e anni di servizio: per questo motivo il Codacons e l’Associazione sindacale diritti della scuola annunciano il primo ricorso al TAR del Lazio da parte di ottocento docenti non laureati illecitamente esclusi dalla prova e inoltre dal 2 ottobre in Sicilia sarà avviata la raccolta di adesioni al ricorso collettivo da parte degli insegnanti esclusi residenti nella regione.

L’iniziativa legale mira a far annullare i limiti previsti dal Bando di concorso, indubbiamente illegittimi e frutto di eccesso di potere: il Ministero dell’Istruzione ha elaborato infatti un meccanismo scorretto, fonte di disparità di trattamento e contraddittorio rispetto alla ratio che l’impianto normativo di accesso al pubblico impiego e all’insegnamento ha perseguito negli anni, che come noto presuppone il requisito generale del conseguimento della laurea in relazione alle diverse specificità delle diverse categorie di insegnamento.

Appare dunque arbitraria e ingiusta la scelta dei requisiti, nella parte in cui si pone come una barriera all’accesso ad una prova selettiva e rimane del tutto sganciata e non correlata ad un attento esame della situazione normativa italiana, che avrebbe facilmente dimostrato che l’esclusione avverrebbe con violazione degli articoli 3 e 97 della Costituzione, in quanto si disattende il principio della imparzialità e non disparità di trattamento della P.A. e quello di buona amministrazione e di uguaglianza, non essendo in alcun modo giustificabile la scelta operata dal legislatore nel senso di sistemare soltanto una categoria di laureati.

“Invitiamo – conclude il Codacons – i docenti siciliani ingiustamente esclusi dal concorsone  ad aderire all’iniziativa legale Associazione grazie alla quale sarà possibile radicare la posizione di concorrenti al concorso e far valere i propri diritti nelle successive tappe della procedura.”

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