SCOGLITTI. STORIA DI UN ABBANDONO LUNGO 40 ANNI!

 

“Da anni ci viene riproposta la lezioncina su Scoglitti. Quello che si può fare. Quello che si vorrebbe fare. Quanto importante sia Scoglitti, per l’economia della città di Vittoria. Bene! Da anni assistiamo ad un teatrino già da tempo scoperto e che racconta di una frazione – Scoglitti appunto – che viene vissuta forse quindici giorni l’anno. Una vergogna che palesa non solo la volontà di far apparire ciò che ad oggi non è: ovvero una frazione al centro delle attenzioni di chi amministra, ma che tra le altre cose evidenzia l’inconsistenza amministrativa di chi negli ultimi quarant’anni l’ha vissuta da amministratore. Mancanza di progettualità e soprattutto di voglia di fare che nella migliore delle ipotesi si è concretizzata con l’adempimento dell’ordinario. Anche in questo caso pochissime volte, per la verità. Qualche mese fa abbiamo assistito alla presentazione del progetto del nuovo lungomare. Dopo quarant’anni parliamo ancora di progetti. Lo stesso, infatti, nasce monco. Difatti, per realizzarlo, c’è bisogno di “money“. Denaro. Nessuna disponibilità. Nessuna capacità nel reperirli. Impreparati ed avventurieri che ancora una volta viaggiano con l’incenso in mano e provano ad annebbiare la vista. Hanno presentano il progetto per il nuovo lungomare, costo? Sono 40.000 euro al metro lineare, per realizzare appena 800 metri di nulla. Ma nessuno ci ha ancora spiegato come pagarlo e soprattutto come garantirne la praticabile? Perché nessuno degli amministratori è capace di illustrare soluzioni vere e concrete capaci di evitare l’invasione delle dune di sabbia? Scoglitti quindi risulta abbandonata. Punto! Non è retorica, né enfasi, ma solo una riflessione, come quelle, auto referenziale, praticate ultimamente dall’uscente primo cittadino. Sui social rimbalzano per l’ennesima volta foto e video sull’attuale situazione del lungomare. Veri e propri tratti interrotti, lungo i quali il transito è diventato pericoloso ed oltremodo impraticabile. A tutto questo si aggiunge la gestione del verde. Le poche aree che vorremmo definire per consistenza reale – polmone verde – della frazione, sono abbandonate e relegate ad un’incuria figlia di un interesse pari a zero. Oltre alle riflessioni, alle foto amarcord di un decennio, postate e non “filate” più nessuno, cosa sta lasciando questa amministrazione vicina ad un triste congedo? Stiamo ancora aspettando di comprenderlo. Che fine ha fatto il progetto dei “pennelli” a mare utile a preservare la costa? Anche questo è un altro pesante neo di cui è responsabile Nicosia, la sua amministrazione ed il cittadino onorario Rosario Crocetta, oggi Governatore siciliano. Al di la di una poco gratificante bandiera verde: Cosa è stato fatto dal quel <<tragicomico>> 15 agosto, dove fiumi di melma hanno invaso spiaggia, sede stradale e fatto saltare tombini? Come si sta gestendo l’impianto di pretrattamento e rilancio a mare? Cosa si è sta facendo per l’avvio della stagione? Delle risposte sarebbero opportune e doverose, ancor prima che per Spazio Aperto che chiede, per la città tutta che aspetta!. Per gli imprenditori turistici che continuano ad investire! Per i residenti che continuano a vivere Scoglitti! Per i turisti che vogliamo inizino a vedere Scoglitti come un vero riferimento turistico! E che non ci venissero a raccontare che la spiaggia delle Lanterna è a dimensione di bimbo, perché credo che nessuno degli attuali amministratori, porterebbe i propri figli a costruire castelli di sabbia dove no scorso 15 agosto si è registrata una delle scene più pietose che Scoglitti meritava!

Con le elezioni del 5 giugno, è chiaro che si conclude una pagine triste per Vittoria e Scoglitti. Una storia iniziata circa 40 anni fa con chi oggi si ri-presenta nelle vesti di “Orlando furioso” e che negli ultimi 10 anni è continuata con la sua “Ginevra”, che nella sua stessa incapacità gestionale al comando (?) di un’amministrazione stantia che ha pensato solo ad inaugurare – stagionalmente – il nulla . Sono cambiati gli attori, ma la trama melodrammatica è rimasta la stessa.

Oggi Vittoria e Scoglitti hanno bisogno di cambiare e la necessità che ne diviene è figlia di un progresso che non può vederle attaccate al palo. Non più!

 

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