SCINTILLE AL CONSIGLIO COMUNALE DI RAGUSA. MOLTA CONFUSIONE TRA VECCHI E NUOVI SCHIERAMENTI IN VISTA DEL COMMISSARIAMENTO

Tutt’altro che serena l’aria che si respirava ieri durante la seduta del consiglio comunale di Ragusa. Lo spunto per rivendicazioni di ogni sorta, dall’appoggio del Pd regionale al governo Lombardo alla scissione fra Pdl e Leontini, lo ha dato il secondo punto all’ordine del giorno, ovvero la mozione presentata da Martorana (IdV) ed altri, relativa alle “Dimissioni del sindaco Nello Dipasquale”.

La discussione, che ha coinvolto tutti i gruppi consiliari, si è protratta per parecchie ore.

Coro unanime da IdV, Pd, MpA (adesso “Partito dei siciliani”) e Movimento Città: a dettare le scelte di Dipasquale solo le mire personali di carriera politica di un uomo che pur di arrivare alla poltrona dell’Ars si è reso protagonista di un trasformismo difficile da spiegare agli elettori traditi e ai cittadini penalizzati dall’imminente commissariamento di Palazzo dell’Aquila.

Ben diversa l’analisi degli esponenti Pid e delle liste civiche a sostegno dell’ex sindaco, un politico capace di sacrificare una poltrona certa per sfidare i poteri forti e portare finalmente un ragusano tra i banchi di Sala d’Ercole. L’unico in città che ha avuto il coraggio di candidarsi, rischiando in prima persona, mentre ancora si aspetta, a quasi un mese dalle elezioni, il nome del candidato Pd o IdV. 

Cosa accomuna Dipasquale a Crocetta è la domanda che pone il consigliere Enrico Platania, ricordando che tra i due non c’è mai stata condivisione di battaglie politiche nè di ideali da perseguire per il bene della regione. “Spiegatelo alla città – afferma il capogruppo Movimento Città rivolgendosi ai consiglieri a sostegno del neocandidato – siate per la prima volta protagonisti di questo consesso, dove per troppo tempo ha prevalso la logica dei numeri sul buon senso di ognuno di voi”.

Lucida l’analisi del consigliere Barrera, Pd, circa il rapporto maggioranza – opposizione che ha caratterizzato i sei anni di amministrazione Dipasquale

“Una riflessione che credo sia utile – afferma – per tentare di aprire una nuova pagina per la città. In questi anni il consiglio ha bocciato qualunque proposta dell’opposizione, esempi lampanti sono l’approvazione del bilancio, del programma triennale, dei piani di spesa della legge su Ibla. Deliberare con la forza dei numeri si è rivelato un metodo politico sbagliato poiché ha privato la città di apporti ed idee della minoranza che potevano essere utili.  Spesso le discussioni si sono aperte e chiuse con il solo intervento dei consiglieri di opposizione. Minimo il contributo al dibattito da parte dei consiglieri maggioranza che – secondo Barrera – hanno abdicato al loro apporto critico e di libero pensiero. Ciò ha determinato una perdita identità dei gruppi consiliari a favore della coalizione di maggioranza, con un conseguente annacquamento delle identità partitiche che adesso determina un forte problema di riconoscimento da parte degli elettori”.

Non risparmia critiche anche all’opposizione, colpevole secondo il consigliere Pd di non essere stata capace di costruire un progetto unitario ed alternativo alla maggioranza. Questo si riflette anche sulla imminente campagna elettorale che sta evidenziando ancora una volta una opposizione non coesa. “La città si aspetta di più – conclude Barrera – e questo periodo di sbandamento politico potrà essere colto come una opportunità di raggiungere una maggiore consapevolezza nei cittadini elettori”.

“Colgo l’auspicio per migliorarci tutti – ribatte Titì La Rosa, Pidodoravo tuttavia rigettare in modo categorico le accuse lanciate a questa maggioranza.  Tutti gli atti esitati in consiglio sono stai valutati e soppesati in separate sedi, in commissione e poi approvati.  Abbiamo rigettato gli argomenti e le proposte della minoranza sempre con motivazioni politiche valide. Lavoreremo per la città – assicura – e se possiamo farlo insieme all’opposizione, bene. Vedremo presto quale maggioranza caratterizzerà i prossimi atti di questo consiglio”.

 

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