Scicli, esplode l’allarme sicurezza: “Troppo alcol, troppa paura”. La città chiede controlli

L’ordinanza sindacale risale a parecchi mesi fa e non ha scadenza temporale. Quindi non occorre che ne venga stilata un’altra, basta solo solo aumentare i controlli perchè il provvedimento del primo cittadino è valido. Sta proprio nell’uso improprio di alcool che affonda le sue radici il problema sicurezza a Scicli. Uso improprio significa alto uso di birra ed altri alcoolici consumati giorno e notte come se fosse acqua per dissetare. Solo che ciò serve ad aumentare i giri del cervello ed a causare azioni delinquenziali e di disturbo della quiete pubblica. La comunità sciclitana, forte del suo aperto spirito di accoglienza, non è mai arrivata a tanto: a chiedere cioè che si rafforzino i controlli su coloro che fanno uso di birre e bevande alcooliche. Ma l’ultimo fatto accaduto ai danni di tre giovani ospiti del Centro Nemastè di via Fiumillo fa alzare l’asta dell’allarme. L’aggressione da parte di dieci tunisini ubriachi, che cercavano ancora altro alcool ma anche droga ai giovani migranti del Centro Nemastè, ha portato la comunità ad interrogarsi se non sia il caso di aumentare i controlli e di applicare in maniera ferrea l’ordinanza sindacale.

Perchè, diciamolo pure, a Scicli c’è tanta voglia di integrazione ma anche tanta paura.

E’ questo, infatti, il clima che si vive in questi giorni; un clima che indirizza fiducia verso gli organi di polizia in forza al territorio ma che spera in un loro necessario potenziamento al fine di garantire quella sicurezza che al momento non c’è. Non c’è perchè la città sta rischiando di finire “ostaggio” di extracomunitari (o forse lo è di già) dediti all’uso di droga e di alcool. Extracomunitari che vivono ammassati in case di pochi metri quadrati giusto per avere un giaciglio ed un tetto dove dormire. Poi la vita di queste persone è fuori: fra fiumi di birra e di alcool e bivacchi nel centro città non disdegnando di importunare il cittadino che tranquillamente percorre le vie del paese per commissioni varie o la sera quando gode di una sana passeggiata. Al punto che ci sono quartieri che si stanno spopolando, che stanno perdendo quell’appeal commerciale che meriterebbero e che, nel tempo, si erano guadagnati.

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