È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
SBARCO DI CASUZZE: ARRESTATI ALTRI DUE SCAFISTI
26 Mag 2011 14:42
Sono due gli egiziani, Fathi Abdelkader Mohamed di 47 anni e Moussa Mahmud di 31 anni posti in arresto nella tarda serata di ieri dalla squadra mobile di Ragusa, con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, nonché sequestro di persona.
I fatti si riferiscono allo sbarco di quarantasei extracomunitari, avvenuto a Casuzze il venti maggio scorso. Dopo una prima indagine avvenuta in collaborazione con il gruppo interforze contrasto immigrazione clandestina di Siracusa, erano già stati arrestati tre egiziani, ritenuti basisti dello stesso sbarco. Si tratta di Mhammed Daouet Rachid Ali di 26 anni, Ahmed Muhammar di 38 anni e Abu Zed Ateya di 25 anni.
Ecco la dinamica dei fatti. Alcuni clandestini, sfuggiti alle forze dell’ordine, riuscendo a raggiungere Ragusa e Vittoria, venivano poi prelevati dagli arrestati, sequestrati in un’abitazione e sottoposti a maltrattamenti fino a quando non avessero saldato il debito del loro trasporto in Italia. Una vera e propria tratta, di cui il capo della squadra mobile Francesco Marino, svela i particolari. – Gli scafisti, illudendo i loro connazionali con la scusa di tenerli al riparo dalle forze dell’ordine, hanno ordito un vero e proprio sequestro, tenendo i clandestini in un clima di terrore. Siamo riusciti a farci raccontare dalle vittime molti particolari circa la loro partenza e il loro arrivo-.
Soddisfazione è stata espressa anche dal questore Filippo Barboso.
– Dai dettagli elencati- afferma- è emerso un profilo criminale ad alto livello. Ci troviamo di fronte ad un’organizzazione che gestisce un vero e proprio traffico sulla pelle di poveri disgraziati. Lo sbarco è avvenuto la notte prima della festa della polizia e i primi arresti sono avvenuti già da quel momento; questo per dire che la macchina investigativa non si ferma mai. Per noi comunque giungere a questi risultati è motivo di soddisfazione-.
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