SARA’ IL BAROCCO DI MODICA AD OSPITARE LA NUOVA PERSONALE DI FRANCESCO LUCIFORA JR.

Un pennello che denuncia, uno sguardo disilluso su una società a tratti inquietante. Francesco Lucifora Jr raffigura la società attraverso chi la compone, l’uomo. Ma è un uomo manichino, che diventa allegoria della società odierna. E’ questo il tema centrale de “I ritratti manovrabili”, la nuova personale del giovane artista ibleo che sarà ospitata, a partire dal 21 dicembre, presso la galleria Dir’Arte di Modica. Una mostra che rappresenta un passo importante nel percorso artistico del pittore modicano. Un progetto iniziato nel 2011 che segna una raggiunta maturità stilistica, attraverso opere dov’è chiaro e riconoscibile il tratto dell’artista. Un percorso di ricerca che prosegue, e che dal 21 dicembre 2012 al 6 gennaio 2013 farà conoscere ed apprezzare gli ultimi lavori. Lo sguardo attento e distaccato sulla realtà di oggi si concretizza in questa nuova collezione. L’arte diventa strumento di denuncia ma anche di riflessione sugli individui manovrati dal potere, dalla televisione, dalle tendenze e dalle mode, sugli uomini omologati che appiattiscono l’era moderna divenendo inconsapevoli soggetti passivi atti solo a subire ciò che li circonda, senza far scaturire un vero senso critico. Jr denuncia, ma lo fa con leggerezza, nell’accezione positiva del termine, con l’allegria di colori vivi e forti che ne riescono a dare un’aria più scanzonata. La pittura diventa così uno strumento satirico, capace di ironizzare sui tratti più grotteschi degli usi e costumi del XXI secolo. Un manichino clown, uno teschio, un sognatore ed un dittatore, un ampio raggio di studio ed osservazione che sconfina nel consumismo, ed un manichino è in realtà una mela morsicata, emblema e simbolo, oltre che di una nota azienda informatica, forse della stessa società di oggi. “…Sotto queste sembianze ludiche di un procedere artistico, la sua ricerca ripercorre fatti e uomini della storia resi riconoscibile attraverso un particolare attributo che li caratterizza, ma che sono diventati simboli rivisitati con dissacrante lucidità – rileva Ornella Fazzina, critico d’arte – E’ questo un mondo finto che però ci parla della realtà; un ossimoro in termini figurativi e concettuali che ci restituisce una personale visione del reale per mezzo della rappresentazione di “manichini”. Dall’antico episodio biblico al concetto della vanitas, a maschere e cappelli rivelatori di appartenenze religiose o di status sociali, al clown e a Pinocchio con le loro tristezze, a riformulazioni sul tema del disumano alla figura di Hitler, il cammino è disseminato da incisive tracce che hanno visto l’uomo artefice e succube, vincitore e vinto, carnefice e vittima nel continuo oscillare del bene e del male. E allora, l’arte diventa strumento privilegiato per comunicare e sollevare domande, mai per dare risposte. Lucifora se ne serve per stemperare la tensione con un’ironia amara giocata sull’ambiguità, sulla complessità e su slittamenti linguistici connaturati all’arte contemporanea; e non per creare stupore o facile depistamento ma per invitare chi osserva ad altre angolazioni di pensiero e di visione…”. La mostra, curata da Carla Antoci, resterà aperta durante tutte le festività natalizie fino al 6 gennaio 2013. Sponsor dell’evento sono Cassibba, Antica Dolceria Bonajuto, Hybleagas, Boring, DiMeglio, La Cornice, Ottica Gaetano Spoto, Bellissima, Classe A. Il progetto artistico ha ottenuto il patrocinio del Comune di Modica.

 

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