Mentre l’azienda sanitaria continua a rivendicare risultati positivi nella riduzione delle liste d’attesa, sul territorio emergono episodi che sollevano interrogativi sulla reale efficacia del sistema. A portare all’attenzione pubblica una vicenda emblematica è il Comitato Civico Articolo 32, che segnala quanto accaduto nei giorni scorsi a un paziente dell’ospedale di Modica. «La mattina del 16 […]
Sanità: “Nei tre pronto soccorso si lavora con il personale di uno solo. Necessario potenziare”
27 Ott 2023 08:43
“Sempre più preoccupante la condizione in cui versano i Servizi di Emergenza-Urgenza e della Continuità Assistenziale (guardia medica) dell’Asp”. Lo afferma Roberto Ammatuna, sindaco di Pozzallo facendo una disamina della situazione, con l’obiettivo di chiedere un potenziamento. “Nei 3 Pronto Soccorso di Modica, Ragusa e Vittoria opera lo stesso numero di unità mediche occorrenti per il funzionamento di 1 solo Pronto Soccorso.
Stessa situazione nei 4 PTE di Pozzallo, Scicli, Chiaramonte G. e Comiso, in cui complessivamente sono in servizio 7/8 medici che è poco più il numero previsto per 1 solo PTE.
Le 2 ambulanze medicalizzate di Ragusa e Modica non riescono a garantire sempre la presenza medica H 24 perché qualche turno rimane scoperto, mentre quella di Vittoria garantisce la presenza medica in collaborazione con il P.T.E. di Comiso e Chiaramonte Gulfi con il risultato che alternativamente riamangono scoperte di unità mediche, tranne rare occasioni, una o più postazioni per turno.
Negli altri Comuni sono operative ambulanze senza personale medico.
Situazione precaria anche per i servizi di Continuità Assistenziale (guardie mediche) dove a tutt’oggi non sono ancora pronti i turni di guardia del mese di novembre per la grande difficoltà di reperire medici.
Non è il momento di criticare o colpevolizzare qualcuno o qualcosa, però la responsabilità dei Governi Nazionali e Regionali presenti e passati, sono sotto gli occhi di tutti.
Ancora oggi, di fronte a tanto sfascio, si deve assistere agli indecorosi spettacoli di una politica che non si impegna a risolvere questi problemi perché impegnata in oscene operazioni di lottizzazione nel delicato settore sanitario.
Tutto questo non può essere un alibi, ecco perché non solo le Autorità Sanitarie provinciali, ma anche i Sindaci e le Forze Sindacali e Sociali del territorio debbono sforzarsi di trovare soluzioni che garantiscono un minimo di sicurezza dei servizi di emergenza-urgenza per salvaguardare non solo la salute ma soprattutto la vita di tutti noi”.
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