Nessun morto in provincia di Ragusa a causa del covid nelle ultime 24 ore. Resta quindi fermo a 549 il numero delle persone residenti in provincia di Ragusa e risultate positive al Covid-19, decedute dall’inizio della pandemia. Per quanto riguarda i dati del contagio, si registra un altro calo dei positivi che scendono così a 2.468 (mentre ieri erano 2.498): di […]
10 Ott 2020 11:44
Zone “intermedie” per evitare che i pazienti Covid possano rischiare di venire in contatto con i non positivi. Sono queste le cosiddette “aree grigie; ossia aree dove i pazienti in attesa di esito del tampone rinofaringeo e delle indagini di secondo livello, devono sostare con l’assistenza e le cautele che il caso necessità. E’ il nursind di Ragusa, il sindacato degli infermieri, a dare notizia dell’attivazione delle aree grigie negli ospedali “Maggiore” di Modica e “Guzzardi” di Vittoria.
La segreteria territoriale del Nursind Ragusa nei mesi scorsi aveva richiesto l’attivazione di questi sistemi di prevenzione e sicurezza per i degenti e per gli operatori stessi.
Il Nursind interviene anche sulla questione del reperimento del personale infermieristico e medico sostenendo di “condividere la reale preoccupazione della difficoltà nel reperimento di personale, anche perché la prospettiva di un contratto di soli 2 mesi ripiega per scelte professionali più vantaggiose. La problematica, a nostro avviso, non può più essere affrontata in modo territoriale e localizzato ma deve avere un serio confronto che dia un input sostanziale a livello regionale”.
Il Nursind, guidato da Giuseppe Savasta, ha una proposta per la Direzione dell’Asp: implementare sul sito la sezione Covid-19 inserendo una pagina per i professionisti dell’Asp 7 di Ragusa dove chiunque dei lavoratori possa essere in grado di accedere e visionare i documenti, i protocolli e i percorsi comportamentali aziendali per una corretta assistenza di pazienti.
Il Nursind plaude inoltre all’impegno dell’azienda che sta iniziando a mantenere gli impegni presi in una riunionea cominciare dalle direttive sui punti nascita “che prevede solo personale ostetrico in sostituzione di personale infermieristico, che fin ad oggi ha prestato servizio nelle sale operatorie di ginecologia ed ostetricia”.