Sampieri con vista sul Pisciotto e la Fornace Penna: nuovo look per gli eucalipti

E chi l’avrebbe detto che un giorno si sarebbe potuta ammirare, nella sua bellezza, l’ex fornace Penna proprio dall’abitato della frazione balneare sciclitana, la più civettuola della costa. Oggi è possibile grazie al lavoro di potatura svolto dagli operai del Servizio 15 dell’ex Azienda forestale che hanno lavorato sotto la supervisione del dirigente Tullio Serges. A lui il compito di dare una svolta decisiva e di ridare dignità all’asse costiero che dalla borgata porta al promontorio del Pisciotto dove si erge la Fornace Penna attualmente in fase di ripulitura e consolidamento con risultati esaltanti dopo l’acquisizione del bene privato da parte della Regione intervenuta con fondi propri per contenere i crolli e per dare una nuova fisionomia dell’immobile (che già si vede, per la verità).

Con l’intervento eseguito dagli operai dell’ex Azienda forestale oggi non solo c’è una nuova immagine paesaggistica, non solo c’è la messa in sicurezza della zona che dal parcheggio nei pressi del Pata Pata porta verso il villaggio Renelle-Trippatore ed alla pineta ma c’è anche e soprattutto l’avvio di una nuova “stagione di vita” per gli alberi di eucalipto che cresceranno in maniera più contenuta rispetto a come è stato nel passato lasciati a loro stessi in maniera poco attenta creando anche dei pericoli per persone e mezzi. Negli ultimi giorni le “osservazioni” poco generose degli interventi di bonifica e di sistemazione dell’area della pineta e della pista ciclabile hanno fatto pensare ad un disinteresse istituzionale. La realtà consegna una situazione ben diversa: il boschetto o la pineta come viene chiamata abitualmente è stato ripulito, lo stesso vale per il tratto della pineta che ricade nell’area di competenza del demanio e gli alberi di eucalipto sono stati capitozzati per permettere una ricrescita più razionale e meno invasiva.

L’intervento del consigliere comunale Marco Lopes, che ha scritto alla presidente del Libero Consorzio comunale di Ragusa Mariarita Schembari lamentando un abbandono delle aree della Sp66, la litoranea per chiarezza, e della pista ciclabile, alle luce dei lavori eseguiti dagli operai dell’ex Azienda forestale che hanno consegnati spazi puliti ed accessibili sono riconducibili, quasi certamente, alle aree che non appartengono al demanio e quindi di competenza dell’ex provincia regionale di Ragusa. Di tutta l’erba non si può fare un fascio. E’ proprio il caso di dire: a ciascuno il suo.  

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