Ryanair annuncia 1000 voli giornalieri su tutta Europa a partire dal 1 luglio. Biglietti a 29,99 euro

Questa mattina la compagnia aerea low cost irlandese Ryanair, ha annunciato con un comunicato stampa che dal 1 luglio sarà operativa al 40% della sua capacità, con oltre 1000 voli giornalieri che collegheranno molti Paesi europei. La Spagna ha annunciato la fine delle restrizioni ai voli aerei proprio a partire dal 1 luglio, mentre Grecia, Italia, Portogallo e Cipro apriranno i loro aeroporti durante il mese di giugno. Si aggiungono alla lista la Germania, l’Irlanda, la Gran Bretagna, il Belgio e l’Olanda mentre altri Paesi sono pronti a unirsi alla lista man mano che i governi iniziano a rilassare le proprie norme anti coronavirus.

Sebbene ci sia ancora incertezza sulle modalità di volo e del rispetto delle norme sul distanziamento sociale, Ryanair, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ha annunciato che metterà in promozione i biglietti a 29,99 euro per chi volerà in luglio e agosto (la promozione sarà valida solo per chi acquista i biglietti entro il 28 maggio).

Intanto sul caro volo è intervenuto l’on. Nino Minardo, deputato alla Camera per la Lega “Voli pochi ma i prezzi salgono ad alta quota. Che fine ha fatto la “tariffa sociale” per la Sicilia?”

“Che fine ha fatto l’annunciata  “tariffa sociale”  a favore di alcune categorie di residenti in Sicilia? In molti se lo chiedono tra cui studenti, insegnanti, lavoratori e soggetti che viaggiano per ragioni di salute. Al Ministero delle Infrastrutture più volte si è parlato, nei mesi precedenti il lockdown, di norme atte  all’introduzione di una «tariffa sociale» a favore delle categorie di cittadini sopracitati, anche coinvolgendo l’Enac, soggetto preposto alla vigilanza nel settore e l’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Antitrust) nel controllo delle tariffe dei vettori e dei principali hub aeroportuali italiani a gestione privata, ma ad oggi e soprattutto in questo momento particolarmente delicato non se ne parla nemmeno. In Sicilia, infatti,  anche al tempo del coronavirus l’emergenza costo esoso dei biglietti aerei si ripropone in procinto della riapertura, dal 3 giugno, dei confini tra le regioni. L’emergenza sanitaria ha colpito anche le compagnie aeree che si stanno riorganizzando affinchè si possa viaggiare in sicurezza, per cui i voli sono ancora pochi ma i prezzi dei biglietti sono saliti  ad alta quota; fino a 400 euro da aeroporti come Milano, Bergamo e Venezia verso Palermo e Catania. Purtroppo siamo alle solite; si continua a speculare   sulla pelle di un’intera Regione. Quanto sta accadendo è un’altra delle tantissime complicanze di questa fase 2 fatta di ostacoli ed il  caro biglietti è certamente un impedimento non da poco dal momento che la maggior parte delle famiglie sono in crisi e spostarsi solo per necessità, lavoro, studio e salute è un’impresa molto onerosa. Una situazione che colpisce ancora di più il tessuto produttivo e sociale già abbastanza intaccato che limita la ripartenza già lenta e complicata”.

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