ROTATORIA PIAZZA LIBERTA’, IL COMMENTO CRITICO DEL LABORATORIO 2.0

Commento critico da parte del laboratorio politico 2.0 guidato da Sonia Migliore, rispetto alla scelta dell’Amministrazione comunale di procedere alla realizzazione di una rotatoria più grande dell’attuale in piazza Libertà, mettendo in stand by il progetto di riqualificazione della piazza stessa. Ecco il testo del documento: “Il lavoro fatto dalle precedenti Amministrazioni comunali sui due centri storici di Ragusa, continuato senza alcun intoppo nel periodo della gestione commissariale del Comune, aveva consegnato alla fruizione pubblica un’area pedonale che dai pentastellati non è stata valorizza per nulla. Anzi, a distanza di quasi quattro anni, sembra che i grillini vogliano mandare a carte 48 la precedente idea progettuale, anche se presente nel loro programma elettorale. Intendevano, e citiamo testualmente: “Attivare un circuito pedonale nel centro di Ragusa superiore che comprende l’asse di via Roma dal belvedere a piazza Libertà, piazza del Popolo, piazza Cappuccini – Ponte Vecchio – via Mariannina Coffa – Piazza San Giovanni e incentivare l’economia favorendo i posteggi con convenzioni e promuovendo con tariffe scontate nel periodo estivo la concessione del suolo pubblico ai commercianti e ristoratori inclusi quelli da asporto”.

La realtà dei fatti è che questa amministrazione non è stata capace di essere conseguenziale né con le scelte precedenti né con se stessa. Non si comprende, infatti, in che modo il nuovo assetto viario di piazza Libertà insieme alla riapertura al traffico di una parte di via Roma, si coniughino con l’idea di un circuito pedonale del centro storico di Ragusa superiore
Che fine ha fatto la riqualificazione del secondo tratto di via Roma? Dove sono le politiche di incentivazione per le attività produttive? E tanto per riprendere un altro vecchio tema, il Teatro della Concordia? Non abbiamo visto nulla né di quanto ci saremmo aspettati come ordinaria amministrazione né delle promesse del programma. Quattro anni di dannosa inerzia progettuale che, giorno dopo giorno, stanno uccidendo il centro storico e il suo tessuto economico.
C’erano i fondi, le idee, la visione e il consenso, è mancata la bravura nel comprendere che i processi di sviluppo, se non curati, conducono inevitabilmente all’involuzione. Aspettavamo la rivoluzione, abbiamo avuto una rotatoria in piazza Libertà”.

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