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Rivoluzione nei trapianti: rene umano reso compatibile con tutti i gruppi sanguigni
23 Ott 2025 15:10
Per la prima volta nella storia della medicina, un rene umano è stato modificato per renderlo compatibile con qualsiasi gruppo sanguigno, aprendo la strada a una possibile rivoluzione nel mondo dei trapianti. L’esperimento, condotto da un team di ricerca tra Canada e Cina, ha visto il trapianto riuscito di un rene in un ricevente in stato di morte cerebrale, dimostrando che l’organo poteva funzionare anche al di fuori dei limiti imposti dal gruppo sanguigno.
Nei trapianti, la compatibilità del sangue è fondamentale. I globuli rossi contengono proteine di superficie, dette antigeni, che possono essere riconosciute come estranee dal sistema immunitario del ricevente, causando rigetto. Le persone con gruppo 0 sono donatori universali di sangue, ma non di organi. La compatibilità renale, infatti, è più complessa e coinvolge il sistema antigenico HLA e altre proteine cellulari. Anche quando vi è compatibilità, i pazienti devono assumere farmaci immunosoppressori per evitare il rigetto, con rischi di infezioni gravi.
Il nuovo approccio utilizza un enzima speciale in grado di rimuovere gli antigeni A dalla superficie delle cellule renali, trasformandoli in gruppo O. Il rene trattato è stato trapiantato in un uomo di 68 anni a Chongqing, in Cina. L’organo ha funzionato correttamente per due giorni prima di mostrare segni di rigetto, continuando però a produrre urina per sei giorni. I dettagli dello studio sono stati pubblicati su Nature Biomedical Engineering.
Il passo successivo prevede test approfonditi su più individui prima di poter estendere la procedura a pazienti vivi, un processo che potrebbe richiedere anni. Tuttavia, la prospettiva di trapianti renali universali rappresenta una speranza concreta per ridurre la carenza di organi e salvare migliaia di vite nel mondo.
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