Ragusa Pride, Agedo opera da 10 anni a Ragusa a supporto dei figli gay

A fianco della manifestazione di Arcigay per il Ragusa Pride c’è anche Agedo, l’associazione di genitori di figli gay che opera in provincia di Ragusa da circa 10 anni e che si impegna a sostenere dignità e diritti dei parenti omosessuali.

“E’ importante questo momento – dice Loredana Agolino che fa parte del direttivo di Agedo – E’ importante esserci perché consente di poter spiegare per cosa si lotta. Ci siamo dovuti fermare a causa della pandemia ma finalmente anche a Ragusa è possibile manifestare liberamente per i diritti di tutti. Speriamo che si possa in futuro ottenere parità per tutti”.

Cosa è Agedo?

L’associazione di genitori, parenti e amici di persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender, + è nata nel 1993 e ha oggi sede legale a Torino e sede amministrativa nazionale a Milano.

Racconta Paola Dall’Orto, prima presidente dell’associazione: […] A quell’epoca, intervistando alcuni genitori per il libro Figli diversi, che ho scritto con mio figlio Giovanni, mi resi conto del fatto che, per la prima volta, noi genitori potevamo comunicarci la storia delle nostre famiglie senza temere di essere fraintesi, condannati o, nella migliore delle ipotesi, compatiti. Potevamo cioè parlare con persone che stavano vivendo o avevano già vissuto la stessa esperienza sulla omosessualità entrata, spesso con grande impeto, nelle nostre case.
Abbiamo così conosciuto quanto liberatorio e rassicurante fosse sapere di poter condividere una realtà che sicuramente, fino ad allora, pensavamo appartenesse ad altri, mai a noi: ci siamo comunicati questa sensazione, quasi di leggerezza e […] abbiamo capito quanto fosse importante che anche in Italia se ne creasse una simile. Lo scopo era quello di aiutare quei genitori che si fossero trovati nella nostra stessa situazione: in uno stato di disagio, spesso di disperazione, e quasi sempre nell’ignoranza sull’argomento […]” All’inizio abbiamo fatto molta fatica a capire, perché non è stato facile per molti di noi entrare in un’ottica così nuova e soprattutto così diversa. …Così abbiamo pensato di aiutare questi genitori a conoscere cosa non è l’omosessualità cioè a sapere che non è cosa sporca, non è perversione, peccato, criminalità, pedofilia ecc., tutto quanto cioè ci è stato inculcato da secoli e che ormai fa da substrato alle nostre credenze e che crea una mentalità che noi, anche se in buona fede, passiamo a tutti i nostri figli, anche a quelli omosessuali, procurando loro profonde ferite, confusioni, sofferenze.

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