RAGUSA: IN VACANZA NELLA VILLA CONFISCATA

I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Ragusa hanno denunciato a piede libero i coniugi: Madonia Maria Stella, 29enne, catanese e Barberi Marco Alessandro, 35enne, gelese. Entrambi sono, rispettivamente, figlia e genero del superboss nisseno, Giuseppe “PIDDU” Madonia, capo storico di Cosa Nostra, condannato all’ergastolo per la strage di Capaci ed ora in regime di 41 bis.

I due devono ora rispondere in concorso di:

– violazione dei sigilli apposti all’immobile sito in Santa Croce Camerina Contrada Pantano-Punta Braccetto, via della Colombara nr.11, oggetto di confisca e trasferito al patrimonio indisponibile del Comune di Santa Croce Camerina;

– arbitraria invasione dell’immobile di cui sopra, al fine di occuparlo e di trarne profitto, costituito dal trascorrervi il periodo estivo dell’anno 2011;

– violenza privata, consistita nel rompere i lucchetti apposti all’immobile di cui sopra, e nel sostituirli con altri, delle cui chiavi gli indagati avevano il possesso, e nell’aver costretto il Sindaco di Santa Croce Camerina a tollerare l’occupazione dell’immobile in questione, per tutto il periodo in  cui gli indagati e i loro familiari vi trascorrevano il periodo estivo dell’anno 2011. Con l’aggravante di aver commesso la violenza valendosi della forza intimidatrice derivante dall’appartenenza di Giuseppe MADONIA, padre e suocero degli indagati, all’associazione mafiosa denominata “COSA NOSTRA”. I fatti sono relativi a epoca compresa fra gennaio e novembre 2011.

La Procura della Repubblica Iblea ha già notificato in tal senso agli indagati l’avviso di conclusione delle indagini preliminari con contestuale informazione di garanzia.

Dalle indagini condotte dai Carabinieri, su delega del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa Dott. Carmelo Petralia, è emerso che i coniugi, dopo avere spaccato i lucchetti posti dal Comune di Santa Croce Camerina al portone d’ingresso della villa, avevano trascorso il periodo di vacanze estive del 2011 nella villa in questione, i cui locali (tre stanze da letto, due bagni, cucina e soggiorno), erano completamente arredati e funzionali, anche sotto il profilo dell’illuminazione, dato che la MADONIA Maria Stella all’inizio di giugno aveva stipulato on-line un contratto con l’ENEL, a nome della madre 63enne, SANTORO Giovanna, detenuta dal 2010, che è servito ai militari per registrare la presenza dei familiari indagati nel periodo estivo considerato. La fornitura di elettricità, stante il mancato pagamento delle bollette, veniva cessata per morosità dall’ente erogatore nel successivo mese di novembre.

In sede di sopralluogo i Carabinieri hanno rinvenuto all’interno della lussuosa residenza, situata a pochi metri dal mare, lettere datate luglio e agosto 2011, spedite dal Carcere e firmate da Giuseppe Madonia, indirizzate alle figlie, segno inequivocabile del passaggio dei familiari del boss all’interno dell’abitazione. Da rilievi di natura tecnica compiuti dai militari risulta infatti che altri congiunti della coppia siano stati presenti nella villa di Santa Croce Camerina, un via vai di persone che non è passato inosservato, specialmente nei giorni a ridosso del Ferragosto.

È da rilevare inoltre che i militari hanno effettuato mirati accertamenti presso gli Uffici Tecnici dei Comuni di Santa Croce Camerina e di Ragusa, presso l’Agenzia del Demanio – filiale Sicilia Beni Confiscati, presso l’Enel e presso il Tribunale di Caltanissetta, al fine di verificare l’evoluzione burocratica relativa alla consegna della villa da parte dell’Agenzia del Demanio al Comune di Santa Croce Camerina, avvenuta in data 25.01.2011, per la successiva donazione ad un Ente Nazionale per la protezione degli animali.

La villa di famiglia, posta sul litorale di Santa Croce Camerina (RG), è stata sequestrata e successivamente confiscata con provvedimento emesso dal Tribunale di Caltanissetta nell’anno 2000 e divenuto definitivo nel maggio del 2010. La confisca, effettuata ai sensi della legge antimafia, coinvolgeva nomi eccellenti di COSA NOSTRA – tra cui Totò Riina, Leoluca Bagarella, Nitto Santapaola – e riguardava, oltre alla villa di Punta Braccetto, anche quote societarie e automobili di proprietà del superboss.

L’intervento di Magistratura e Carabinieri ha fatto sì che venisse posta fine alla grave situazione, mettendo nelle condizioni il Comune di Santa Croce Camerina di ordinare lo sgombero dell’immobile confiscato da parte dei familiari del Madonia, avvenuto lo scorso mese di gennaio 2012. La Procura della Repubblica nei prossimi giorni deciderà sul rinvio a giudizio della coppia.

 

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