È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
RAGUSA: I GIOVANI IN CITTA’ HANNO FATTO, VOGLIONO CONTINUARE A FARE E HANNO BISOGNO DI SOSTEGNO
30 Dic 2014 10:44
Quando i ragazzi hanno lavorato in città sotto varie forme e si ritrovano nello stesso luogo a raccontare fatti e non parole, è difficile non rendersi conto che qualcosa in città è cambiato, che ci sono giovani che operano creando e non solo parlando, che il vero protagonismo non è quello di chi rimane sui social a lamentarsi ma di chi esce e crea. Lanciare questo messaggio era l’obiettivo degli organizzatori e sembra essere stato raggiunto: “L’impegno che c’è – esperienze di cittadinanza attiva dei giovani” è stato il titolo della tavola rotonda che si è tenuta lo scorso 23 Dicembre presso l’area meeting del Villaggio delle Comete in Piazza San Giovanni. Diversi gli interventi che si sono succeduti, tutti volti a raccontare, con testimonianze dal vivo e contributi fotografici o video, le esperienze di varie realtà associative o informali che si sono mosse negli ultimi anni. Il workshop, davanti ad un numeroso pubblico, ha preso il via con il ricordo di Daniela Dinatale, recentemente ed improvvisamente scomparsa, conosciuta dalla maggior parte di tutti gli intervenuti perché sosteneva l’impegno delle principali realtà della città in maniera attiva, sia con la partecipazione che con un forte sostegno, anche davanti alle difficoltà. Poi, il saluto di Antonio Sortino, rappresentante dell’Associazione OSUD organizzatrice del Villaggio delle Comete, il quale oltre a raccontare le ultime iniziative della realtà presieduta da Nuccio Iacono e che coinvolge diversi giovani iblei, ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra le associazioni, che permette di unire le forze per risultati davvero rilevanti. Ha poi preso il via la fase delle testimonianze tematiche, ovvero interventi che hanno raccontato attività legate a filoni specifici. E’ stato il caso della legalità, su cui lavora da diversi anni l’associazione GenerazioneZero, rappresentata dal presidente Giulio Pitroso, che ha raccontato sia del recente evento ‘Agromafie & Nuovi Mercati’ sia degli appuntamenti fissi dell’antimafia iblea che coinvolgono tutti i giovani della città (21 marzo e 19 luglio) nonché dell’attività giornalistica e di sensibilizzazione visibile sul canale youtube e su generazionezero.org. Si è poi parlato di scuola, perché anche dentro gli istituti le cose stanno cambiando: i rappresentanti d’istituto del Liceo Scientifico E. Fermi di Ragusa hanno spiegato come attraverso la due giorni di assemblee autogestite dello scorso ottobre (che ha visto decine di “lezioni” in contemporanea con ospiti di spicco, docenti, artisti, temi importanti e rilevanti) si è fatto impegno civico anche nell’ambito scolastico, che di fatto è punto di partenza per lo sviluppo cognitivo e il senso critico dei ragazzi. A loro parere i “trucchi” per muoversi sono la determinazione, la voglia di fare, la tenacia, tanto polso fermo, la diplomazia e “l’amore per la scuola, dove non è più un tabù apporre un aggettivo possessivo” Per quanto riguarda l’ambito culturale sono intervenuti due membri del laboratorio di Ragusa di Youpolis: Fernando Chessari e Kewin Lo Magno. Mentre scorrevano le foto dei numerosi eventi organizzati negli ultimi due anni di attività, molti dei quali in rete con altre realtà (dal cartellone di sei mesi #cantiereculturalecentrale al confronto tra i candidati a sindaco di Ragusa, dagli eventi realizzati per dare spazio ai talenti iblei al 1° Forum del Centro storico, alle testimonianze durante manifestazioni come Ragusani nel Mondo e Voci Iblee) Il primo ha spiegato come l’obiettivo fondamentale dell’associazione sia quello di agire, di creare attivamente in città mettendo in atto le capacità provenienti dal proprio talento, dalla propria voglia di organizzare, muovendosi con efficacia. Una cosa che come già detto avviene in maniera ancora più concreta attraverso la già fattiva collaborazione tra le associazioni locali. “Urge fare rete” afferma Kewin chiudendo questa testimonianza, “Bisogna operare per il bene comune, lasciamo da parte le nostre ‘ciuse’” intese come pregiudizi, paure, invidie verso chi ha già fatto qualcosa.
E’ stato poi proiettato un video di un altro gruppo conosciuto in città, “Puli-Amo Ragusa” che da diverso tempo si occupa di ripulire, con spedizioni organizzate, diverse parti del nostro contesto urbano. Nella fattispecie si trattava della loro partecipazione alle giornate dedicate alla pulizia della Cava Santa Domenica. Importante il messaggio comparso alla fine del video: “La città è di tutti. Collabora per renderla un posto migliore!”
Un altro momento è stato quello dedicato allo sport, con Giovanni Sortino che ha raccontato di particolari iniziative da lui e diversi altri amici organizzate: tra queste la “Marina Sport Week”, una vera e propria settimana dello sport ibleo realizzata a Marina di Ragusa dal 4 al 10 Agosto scorsi, e le cinque edizioni della “Ibla Christmas League”, torneo che con la partecipazione anche di ragazzi stranieri provenienti dalle zone dell’Africa riesce a coniugare perfettamente sport e solidarietà. Giovanni è anche impegnato per Ibla e prosegue con tanta determinazione la sua attività.
E’ stato Giovanni Criscione, presidente dell’Associazione Ideology, a presentare l’esempio più complesso in termini organizzativi. Si tratta di Birrocco, grande manifestazione totalmente da loro concepita e che nel settembre 2013 ha riversato migliaia di persone in centro storico. “L’associazionismo è la risposta al vuoto lasciato dalla politica” – ha spiegato, “una politica incapace di immaginare una società di individui, ma capace solo di occuparsi solo di economia lascia un profondo vuoto, le associazioni hanno il dovere di rimettere al centro le persone e da parte il becero materialismo che ha portato ad una crisi, non solo economica, ma anche etica e morale”. “Gli eventi” -continua Criscione- “sono un’importante attrattiva turistica per la nostra città che porta benefici di immagine, economici e culturali. Bisogna saper investire, riuscire ad attrarre persone di diversi target per portare benefici importanti a tutta la nostra comunità, noi ci crediamo e sogniamo una Ragusa diversa da regalare alle generazioni del futuro.” In termini di collaborazione con le altre realtà, Criscione ha citato due esempi particolari che vedono Ideology impegnata con Youpolis, Laboratorio Insieme in Città e Ragusagiovani nell’organizzazione della giornata di memoria sul terremoto del 1693 il prossimo 11 Gennaio, nonché con AMS Onlus e Youpolis nella presentazione del progetto “Acchiappasogni” che, se finanziato dall’Anci al Comune di Ragusa, permetterà di realizzare dentro il palazzo dell’ex Cancelleria uno spazio per il coworking e per le associazioni giovanili.
A conclusione delle relazioni, la proiezione del video finale del progetto “Muoviti Sicilia”, realizzato dal comune di Villafranca Sicula (AG) e dall’Associazione per la mobilitazione sociale Onlus che ha coinvolto numerosi giovani della Sicilia per scrivere una proposta di legge interamente ideata dai ragazzi, attraverso un tour in diverse città (transitando anche da Marina di Ragusa ad Agosto) e un seminario finale tenutosi ad Agrigento diversi mesi fa. Al termine dell’evento è stato Simone Digrandi, presidente Youpolis Sicilia e moderatore della tavola rotonda, a tirare delle brevi conclusioni e a rivolgere un appello ai partecipanti. “Avete potuto notare come qui ci sono giovani che invece di rimanere connessi a casa hanno spento i pc e iniziato a operare per la città dal vivo, spesso compiendo sforzi sovrumani, lasciando perdere altri loro impegni e concentrandosi su obiettivi importanti quanto originali” ha spiegato Digrandi. “Per andare avanti c’è bisogno di tre cose: la prima è che i nostri concittadini smettano di dire che a Ragusa non si fa mai niente, quando non è assolutamente vero; la seconda che si smetta di usare Facebook solo per parlare degli aspetti negativi della città, offendersi a suon di commenti denigratori, lamentarsi senza mai uscire da casa e darci una mano; la terza è che i nostri adulti ci sostengano, perché se loro non appoggiano il nostro fare ci manca una forza importante”.
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