Un nuovo gruppo sanguigno umano, mai documentato prima, è stato identificato in una paziente originaria della Guadalupa. La scoperta, definita «straordinaria» dagli esperti, è stata annunciata dall’Istituto Francese del Sangue (EFS) e ufficializzata nel giugno scorso a Milano, dalla Società Internazionale di Trasfusione di Sangue (ISBT). Il nuovo gruppo, denominato “Gwada negativo”, è attualmente l’unico […]
Ragusa, i 100 anni della signora Giorgia Digrandi: una grande festa e tanto affetto per una vita d’altri tempi
09 Giu 2025 18:15
Cento anni e non sentirli. È questo lo spirito che ha animato la grande festa organizzata sabato 7 giugno per celebrare il secolo di vita della signora Giorgia Digrandi, figura amatissima da familiari e amici, che hanno voluto omaggiarla con una giornata indimenticabile.
Nata e cresciuta tra le campagne ragusane, dove i genitori erano allevatori, Giorgia ha vissuto una giovinezza semplice, fatta di fatica e affetto. Era un’abile cavallerizza e tutt’ora un’amante degli animali: è, infatti, affezionatissima al suo cagnolino, “Piccolina”. Più tardi si è trasferita a Ibla, città che è diventato il suo cuore e la sua casa per tutta la vita. Non si è mai sposata, ma ha costruito una grande famiglia affettiva, con nipoti diretti e indiretti di seconda e terza generazione: in tutto, una cinquantina di persone che sabato si sono strette attorno a lei per festeggiarla.
Alla festa ha preso parte anche il sindaco di Ragusa, Peppe Cassì, che ha consegnato a Giorgia una targa celebrativa, insieme all’assessore Simone Digrandi, suo nipote. Un gesto simbolico per riconoscere il valore di una vita lunga un secolo, spesa tra dedizione, affetto e laboriosità.
Non sono mancati gli omaggi anche da parte dell’Arma: il comandante della stazione dei Carabinieri di Ibla, amico di lunga data della signora, le ha donato un mazzo di fiori e un quadro della Madonna dei Carabinieri, alla quale Giorgia è profondamente devota.
Oggi la signora Digrandi vive in una casa di riposo, gode di ottima salute, è autonoma e perfettamente lucida. Chi la conosce la descrive come una donna dal “cuore grande e mani d’oro”: instancabile in cucina – famosa per le sue conserve, le scacce, il pane fatto in casa – e abile nel lavoro a maglia e nel curare le piante, grazie a un “pollice verde” invidiabile.
Una giornata di festa, sì, ma anche una lezione di vita. Perché nei racconti c’era tutta la storia di una donna che ha attraversato un secolo con dignità, amore e una forza silenziosa che oggi commuove e ispira.
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