Ragusa festeggia San Giovanni Bosco

Come ogni anno, nelle case salesiane di tutto il mondo, il 31 gennaio si è festeggiato S. Giovanni Bosco. Anche nella casa salesiana di Ragusa, per questa occasione, si sono vissuti vari momenti.
Si è iniziato giorno 29 con la presentazione e il commento della Strenna 2020. Quest’anno il messaggio trasmesso dal Rettor Maggiore alle comunità salesiane di tutto il mondo è stato:“Sia fatta la tua volontà, come in cielo e così in terra – BUONI CRISTIANI E ONESTI CITTADINI”. E’ stato Don Marcello Mazzeo, economo dell’Ispettoria salesiana della Sicilia, a commentare con sapienza e chiarezza la Strenna. Egli, facendo riferimento ai vari gruppi delle famiglia salesiana, nelle diverse nazioni e nelle opere più svariate, ha evidenziato sull’importanza di volgere lo sguardo su quegli aspetti che hanno a che vedere con la formazione del cristiano e del cittadino.

Si è proseguito il 30 sera, nella chiesa di S. Maria Ausiliatrice, con la veglia di preghiera in onore del Santo dei giovani, preparata da Don Alfio Pappalardo, incaricato dell’oratorio, e presieduta dal direttore della Casa Don Edoardo Cutuli dal titolo: “Io abbozzo, voi stendete i colori” Ogni colore parla di Te! Oltre ai momenti di preghiera, ai canti e all’Adorazione Eucaristica, ci sono stati tre momenti recitati da alcuni giovani dell’oratorio che hanno contribuito a rendere la celebrazione ancora più viva e più interessante. La serata si è conclusa con una cena e serata di fraternità per tutti i gruppi formativi dei giovani.

Giorno 31 gennaio, solennità di san Giovanni Bosco, il Vescovo della Diocesi di Ragusa, Mons. Carmelo Cuttitta, è stato ospite a pranzo insieme al suo segretario Don Pippo Occhipinti, presso la Casa Salesiana di Ragusa. Ad accogliere gli illustri ospiti insieme al direttore Don Edoardo Cutuli e gli altri sacerdoti salesiani, è stata presente una rappresentanza dei vari gruppi della comunità salesiana. Il Vescovo si è compiaciuto per questo momento di condivisione fraterna, vissuto all’insegna di Don Bosco.

Il clou dei festeggiamenti si è avuto in serata con la celebrazione eucaristica, presieduta da Don Edoardo Cutuli Dopo la S. Messa è seguita una breve processione: la statua di Don Bosco è stato portata in cortile, dove con una breve e sobria cerimonia, i fedeli hanno ricevuto la benedizione finale e recitato la preghiera a Lui dedicata. Successivamente un breve e colorato intrattenimento pirotecnico ha preceduto il rientro in chiesa del simulacro. Infine la giornata si è conclusa in teatro, con la tradizionale “accademia”, dove si è assistito all’esibizione dei giovani dei vari gruppi formativi dell’oratorio con canti, balli e scenette.
Quindi una fine di gennaio vissuta intensamente ha permesso di consolidare ancora di più il senso di unione di famiglia di questa comunità dove tutti i componenti possono sentirsi figli di Don Bosco.

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