Qui Marina di Ragusa. Seduti e a passeggio sul lungomare come in estate

C’è chi legge un giornale, chi lecca un gelato. Chi parla con l’amica, chi con il vicino appena conosciuto. Seduti sui muretti del lungomare Andrea Doria a Marina di Ragusa dove i ragusani sono tornati a fare la “vasca” da piazza Duca degli Abruzzi a piazza Malta e ritorno. Come in estate, come se nulla fosse, come se non ci fosse da rispettare la regola del distanziamento sociale, come se non fosse obbligatorio l’utilizzo di mascherine anche all’aperto se non c’è modo di garantire, proprio come accade sul lungomare, la distanza di meno di un metro con le altre persone.

Accade nella prima domenica della “nuova” fase due, con le aperture di bar e ristoranti, con chi pensa che sia stato il “libera tutti” e chi ritiene che “tanto ormai i contagi sono meno e il virus è più debole”. Ed allora sembra di assistere al totale menefreghismo, della serie “tanto il virus a me non prende”.

Eppure c’era stato un buon rispetto delle regole la mattina e il pomeriggio sulle spiagge di Marina di Ragusa dove il numero dei frequentatori è naturalmente cresciuto rispetto a domenica scorsa e dove non sono arrivati gli ombrelloni, attualmente vietati, mentre in molti hanno passeggiato in riva o approfittato per fare una nuotata come attività sportiva prevista dalle normative.

Altra vicenda è la movida, con la presenza di tanti giovani, moltissimi senza mascherine, che fanno gruppo tra i locali di Marina. E su questo si è già espresso il sindaco Peppe Cassì, con tanto di minaccia di chiusura dei locali. Ma resta la domanda. Chi controlla?

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