“Quel video è un’oscenità”: dolore ai funerali di Edoardo, la famiglia diffida chi lo ha diffuso

Tra scatti negati e scatti rubati, fra “invito” alla stampa a rimanere fuori dalla chiesa per rispettare il dolore della famiglia si sono svolti ieri i funerali del giovane morto lo scorso 3 maggio morto nell’incendio della sua auto andata in fiamme nell’incidente che si è registrato sulla circonvallazione di Donnalucata in contrada Timperosse. Dalla ripresa esterna alla chiesa, che circola con dei frame sul web, si vede la grande partecipazione di persone strette attorno alla famiglia del 26enne Edoardo Miceli. A celebrare il rito religioso il vicario della Diocesi di Noto, Ignazio Petriglieri. A lui il compito, con la sua Omelia, di dare consolazione alla famiglia chiusa nel dolore per la perdita del giovane e per la sua atroce fine. Avvolto dalle alte fiamme, sviluppatesi dopo l’impatto della vettura contro il muro della cava di pietra di Timperosse, non è riuscito ad uscire dall’abitacolo stretto nella morsa delle fiamme e del guard-rail. Il sacerdote ha invitato alla comprensione per il dolore e per la sofferenza interiore della famiglia con l’appello alla prudenza lanciato a tutta la comunità cittadina.

Il legale di fiducia della famiglia ha presentato alla magistratura una diffida.

 Una diffida per fermare la divulgazione del video diffuso sui social che riprende gli ultimi momenti di vita del giovane e che, all’unisono, viene definito raccapricciate. Proprio perchè mentre l’umano dietro quel telefonino girava il video si fermava la vita di un giovane vittima di una fine atroce, dolorosa e difficile da dimenticare. E’ proprio con questa riflessione che si stigmatizza la mancanza di deontologia nei comportamenti. Una deontologia (non solo per il mondo dell’informazione ma anche per tutte le altre professioni) che rappresenta la cifra fondamentale per ciascuno. Nel caso specifico chi ha agito ha preferito la spettacolarizzazione del dolore con uno sciacallaggio mediatico sconcertante al punto tale da motivare il legale ad agire per fermare la diffusione del video girato con sadico cinismo ed indecenza.

Gli esiti dell’autopsia, eseguita nell’obitorio del Cimitero di Scicli sul corpo del giovane dal medico legale Giuseppe Algieri, si conosceranno fra due mesi. Il professionista avrebbe fissato in sessanta giorni il termine per depositare la relazione sull’esame autoptico.

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