QUANDO LE PIETRE RACCONTANO STORIE IMPORTANTI

Al palazzo di Cultura a Modica Sabato 10 luglio alle 19 e 30 il centro Studi sulla Contea di Modica ha presentato il frutto di un concorso che l’associazione ha indetto perché si ponesse su un plastico una vista panoramica sulla città nel XIX secolo. L’architetto che si è aggiudicato il premio  è un giovane professionista veneziano: Luca Piazza. Il plastico resterà al Palazzo della Cultura ove sarà possibile studiarlo per capire i dettagli dell’opera che certamente è una testimonianza importante di come Modica sia cambiata a volte sicuramente in peggio negli anni. Il plastico sarà  utile a coloro che incuriositi dall’assetto della città vorranno capire non solo le emergenze architettoniche ma anche l’impianto delle semplici costruzioni. In una parola a coloro, speriamo tra questi siano tanti i giovani, che vorranno addentrarsi nei segreti della Contea innamorati delle pietre che raccontano storie importanti. “Il centro Studi sulla Contea di Modica con questa opera-afferma il presidente dell’associazione Paolo Failla- ha fortemente voluto lasciare alla città una testimonianza sulle opere e sull’impianto urbanistico della Contea a cavallo delle due alluvioni che si sono succedute tra il ‘833 e il ‘902. La scelta di rappresentare la città a cavallo tra le due alluvioni è dovuta alla trasformazione  che Modica ha subito e che l’ha resa così come oggi noi la vediamo”. Una testimonianza importante dunque. Un plastico dai colori delicati e che rispecchiano la cromatura rosata della città. Il bianco della roccia fa da contrasto ai colori tenui e rosati delle costruzioni. A chi ha storto il muso riguardo alla scelta cromatica l’architetto Luca Piazza ha risposto che “il colore bianco sa mettere in rilievo riassumere tutti i colori della terra senza escluderli, così da fungere da base per ospitare le costruzioni e dare ad esse il maggior senso di profondità e rigore”. L’architetto si è avvalso della collaborazione preziosa di alcuni studiosi modicani che lo hanno sostenuto durante il suo lavoro a distanza. Armando Laurella, Eugenia Calvaruso e Giorgio Cavallo hanno contribuito al lavoro meticoloso dell’architetto che in sei mesi ha consegnato l’opera alla città. Abbiamo chiesto al presidente Failla quali i prossimi appuntamenti del centro studi e ha risposto con entusiasmo che il plastico è solo uno dei progetti. L’altro altrettanto grande è un Simposio di scultura su pietra calcarea di Modica. Dal 25 al 31 di luglio scultori del rango di Alfredo Mazzotta, Orazio Barbagallo, Matteo Cannata, Martin Gerull e Hoh-Emon Hattori si sfideranno nella scultura della pietra con il tema di “lefatiche di Ercole”. “L’occasione sarà ricca per lanciare e far conoscere l’Eracle di Cafeo purtroppo poco conosciuto ai più” ha affermato il Sindaco di Modica Antonello Buscema che sostiene fortemente l’iniziativa del Centro Studi.  (Marcella Burderi)

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