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PROGETTO #MET2B: 61 CREATIVI IN UN’ESTEMPORANEA D’ARTE DA CUI NASCE UNA COLLETTIVA IN VERTICALE
02 Ago 2014 06:52
Fili colorati si intrecciano, reti e corde lasciano spazio alla pittura, e ancora tessuti, legno, polistirolo, materiali plastici e bombolette spray.
L’arte urbana ha invaso ieri Piazza Torre a Marina di Ragusa con il progetto #met2b – Urban Art MEeTing 2014.
61 delle 80 ruote sono state consegnate nella mattinata di ieri ai numerosi artisti accorsi all’estemporanea d’arte organizzata in occasione dell’evento dedicato all’arte urbana. E mentre le 19 ruote collegate alla bicicletta hanno continuato a girare sulla parete principale del Met, ogni creativo ha davvero dato libero sfogo alla propria fantasia, utilizzando i materiali più disparati e conferendo ad ogni ruota le forme più diverse ed originali.
Ogni opera porta con sé un’idea, un concetto diverso. Un messaggio ambientalista si affianca ad un urlo di pace.
Innumerevoli sfumature cromatiche trasmettono allegria e gioia. C’è chi si è fatto ispirare dal mare, dalla nautica, chi dalla Sicilia, riprendendone colori e simboli. Una rosa dei venti ed un sistema solare.
Messaggi sociali e di denuncia prendono forma in un barcone travolto da un onda, o in due mani che emergono dall’acqua, un uomo che annega e che non potrà mai arrivare a destinazione. Su una ruota si gioca a pingpong, una bocca ostenta, mentre tanti omini presi in prestito dalla street art si arrampicano su un’altra ruota.
La contaminazione di arti e materiali caratterizza ogni lavoro rendendolo una straordinaria ed unica opera d’arte. La vita gira come la ruota e si salva chi riesce ad aggrapparsi ai sogni.
In un orologio a forma di lumaca le lancette non vogliono tenere il tempo, suggerendo di procedere con lentezza. Dalle composizioni floreali alle farfalle che volteggiano sprigionando libertà. Carte da gioco insanguinate alitano un sospiro di morte. La denuncia contro l’inquinamento prende la forma di una maschera antigas, per chi vuole andare in bici senza essere assalito dallo smog. Un messaggio ecologista ha le sembianze di un fiore nero fatto interamente con materiale di riciclo. È un fiore annerito dall’inquinamento.
Molti dei creativi hanno sfruttato la possibilità di estendere la propria opera verso una terza dimensione, creando opere che fuoriescono verso l’esterno.
Una ruota si sdoppia, si triplica, ruota attorno a se stessa anche frontalmente, esprimendo un movimento totale. Ma ci sono anche ruote sonore, appositamente programmate ed alimentate da pannellini solari, così come una ruota panoramica, che porta idealmente anche nella frazione marinara l’affascinante giostra londinese.
Il mare viene visto da un oblò, mentre un altro oblò viene sfondato da un mostro marino. Un sognatore osserva una bici sullo sfondo di uno scenario metropolitano e in un’ispirazione cinematografica un proiettore conferisce movimento.
Ed ancora tante opere ispirate al mondo animale, vegetale, al sociale, all’attualità. Un’estemporanea molto stimolante, un lavoro fianco a fianco che ha dato modo di scambiare e condividere idee, suggerimenti. In una “invasione” di spazi, gli artisti hanno realizzato le proprie opere nei tavoli predisposti in piazza Torre, ma anche all’interno del Met, sulle scale, in ogni luogo pronto ad accoglierli.
Tra di loro anche Suor Monica, giovane religiosa della congregazione delle Suore Carmelitane missionarie di Santa Teresa del Bambin Gesù, la quale ha realizzato un’opera che lancia un messaggio di pace.
Un’intera giornata dedicata all’arte caratterizzata da una straordinaria atmosfera. Un’iniziativa che è riuscita a coinvolgere anche il pubblico, i passanti, affascinati da questa insolita esplosione di colori e di creatività.
Il progetto di Urban Art, fortemente voluto da Thomas Battaglia, è stato promosso dal Met, locale di Marina di Ragusa che fin dalla sua nascita ha predisposto il suo prospetto principale come una lunga tela bianca verticale pronta ad essere “stravolta” dall’arte urbana, ed è stato quest’anno ideato e progettato dagli architetti Elisa Muccio e Danilo Dimartino.
“Un’incredibile giornata per questa estemporanea d’arte” – spiegano gli architetti – “che ha coinvolto decine di persone tra artisti, creativi, professionisti, semplici passanti, turisti, giurati, tutti con l’intento di trascorrere una giornata sotto il segno dell’arte. Una festa, un evento nell’evento, momento clou della manifestazione. Sensazioni che noi abbiamo vissuto da partecipanti durante la prima edizione e riviverle dall’altra parte come direttori artistici, è stato ancora più emozionante. Vedere la parete dell’istallazione riempirsi, completarsi delle nuove opere è stato il coronamento di un progetto nato mesi fa”.
Alle ore 18.00 la consegna di tutte le opere e, dopo le foto per la realizzazione del catalogo, sono stati i ragazzi di “Scinni i duocu” ad arrampicarsi sul prospetto e riappendere i 61 lavori.
La grande bicicletta ad 80 ruote ha così nuova forma, racchiudendo una suggestiva collettiva d’arte in verticale che sarà visitabile fino al 24 agosto, giorno in cui si terrà l’asta dei lavori realizzati.
Ieri sera, per salutare la vecchia installazione #met2b, ad animare la facciata esterna del Met è tornata la visual art firmata da Andrea Criscione e Giovanni Mezzasalma di Pixel Shapes.
Attraverso il mapping progettato sull’opera, sono stato proposti straordinari effetti visivi tra luci, colori e suoni. Intanto sulla pagina social del “Met”, all’indirizzo www.facebook.com/metsicilia sono già disponibili alcune delle immagini dell’estemporanea d’arte che è stata ripresa anche dalla potente telecamera sistemata su di un drone.
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