PRESENTATO “VOLO DI UN’ANIMA INQUIETA”

Ieri è stato presentato il libro dal titolo “Volo di un’anima inquieta” scritto dal Prof. Carmelo D’amanti, opera nata per caso a seguito di una raccolta di pensieri dell’anima, come li definisce lo stesso autore. Quell’anima che da sempre assume un ruolo importante perché è quella che permette di migliorarci e deve essere in sinergia con il corpo per poi spingerci ad agire. All’interno del libro  tanti i temi toccati come: l’importanza della preghiera vista come un incontro per dar spazio al dialogo infatti chi vuole incontrare Dio deve prima incontrare se stesso, concetto condiviso dallo stesso San Cipriano. La preghiera è una forza per l’uomo non una debolezza. Si parla anche del concetto di ascoltare non solo le parole ma anche il proprio corpo perché questo fa capire ciò che la mente non ha considerato, interessante in tal senso l’uso dell’imperativo Fermati proprio perché bisogna ascoltarsi per andare avanti. Viene affrontato il concetto del Tempo, parola pronunciata da tanti soprattutto in questa vita frenetica associandola ad una negazione creando la frase  tipica: “non ho tempo”. Qui l’autore vuole sottolineare come in realtà il tempo sia una risorsa preziosa, non dimentichiamo la frase di Lutero che dice: oggi ho molto da fare e pregherò quattro ore. Il successo di questo libro si deve al linguaggio semplice e riflessivo proprio con l’obiettivo di permettere una lettura piacevole mettendo nero su bianco parte dalla quotidianità così da dar  il volo dell’anima. Alcuni lo hanno definito come un’opera di taglio pedagogico e questa inorgoglisce l’autore. Infine l’autore ha voluto far conoscere il suo decalogo della felicità evidenziando i dieci punto fondamentale per essere felice ed avere un valore aggiunto alla giornata. La serata di ieri è stata inserita all’interno dei festeggiamenti in onore della Madonna delle Grazie a Chiaramonte Gulfi, serata alla quale sono intervenuti oltre al primo cittadino Fornaro, padre Asta, la dottoressa Morando, padre Giovanni Nobile oltre all’autore, il tutto mediato da Vito Cultrera ed arricchito dalla musica di Mattia D’Amanti.

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