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Ponte sullo Stretto, Corte dei Conti blocca la Delibera Cipess ma Ciucci rassicura sul progetto: “Sarà completato entro il 2030”
26 Nov 2025 11:43
La Corte dei conti non ha ammesso al visto e alla registrazione la Delibera Cipess n. 41/2025 relativa al Ponte sullo Stretto di Messina. Lo ha reso noto la sezione centrale di controllo di legittimità su atti del Governo e delle amministrazioni dello Stato, al termine della Camera di consiglio del 29 ottobre 2025. Le motivazioni ufficiali saranno pubblicate entro 30 giorni, come annunciato dalla magistratura contabile.
L’amministratore delegato della società Stretto di Messina, Pietro Ciucci, nel corso dell’audizione alla Commissione parlamentare per il contrasto degli svantaggi derivanti dall’insularità, ha dichiarato: “Siamo al ventottesimo giorno e, a mia conoscenza, le motivazioni della Corte dei Conti non sono ancora state espresse. Attendiamo rispettosamente il documento prima di proseguire l’iter”.
Ciucci ha sottolineato come il progetto del Ponte sullo Stretto resti strategico per il Governo, confermato come tale nel 2022 e nel 2023, e rappresenti “la migliore risposta a necessità di collegamento efficiente e moderno tra la Sicilia e il resto d’Italia e dell’Europa”.
Un’opera di respiro europeo
Secondo Ciucci, il Ponte non ha rilevanza solo locale, ma interessa “l’intero Paese e l’Europa”. Il progetto è inserito nel corridoio Helsinki-Palermo, riconosciuto anche dal Consiglio europeo nel 2024 come infrastruttura strategica per la continuità dei trasporti.
“Rispettando gli impegni e la tempistica annunciata, il Ponte sullo Stretto potrà essere completato entro il 2033”, ha aggiunto Ciucci, delineando scenari che cambieranno radicalmente la mobilità e il tessuto produttivo dell’Isola.
Impatti economici e sociali
Secondo uno studio della Regione Siciliana, l’insularità della Sicilia costa ogni anno circa 6,5 miliardi di euro, pari al 7,4% del PIL regionale. Con la realizzazione del Ponte, “si aprono scenari del tutto nuovi: qualità della vita, mobilità e continuità dei servizi su strade e ferrovie saranno garantite 365 giorni l’anno, 24 ore su 24, senza interruzioni di traffico”.
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