Ponte sul fiume Ippari: il comune di Vittoria fa dietro front. Ora chiede di riaprire il dialogo

Il comune di Vittoria fa dietro front. Riapre il dialogo con l’ex Provincia regionale e chiede che si realizzi un ponte sul fiume Ippari. Si aprirà un nuovo tavolo tecnico per cercare di trovare una soluzione.

Com’è noto, i progetti avviati dal Libero Consorzio era stati rifiutati dal comune di Vittoria, che ha denegato il proprio assenso alla realizzazione di un ponte solo ciclo – pedonale, l’unico consentito alla luce della normativa attuale. Il sindaco Aiello aveva detto “no” nella riunione della conferenza di servizio del giugno scorso e lo aveva ribadito con una lettera di risposta al Libero Consorzio due mesi fa.

La conferenza di servizio si è chiusa quindi negativamente a causa del diniego del comune di Vittoria

Ieri sera, nel corso di una seduta del consiglio comunale, molti consiglieri, sia di maggioranza che di opposizione hanno chiesto a gran voce alla presidente della Provincia Maria Rita Schembari di riavviare un tavolo tecnico che coinvolga anche il comune di Ragusa per trovare una soluzione. Schembari ha dato la sua disponibilità.

Ora il comune di Vittoria dovrà nuovamente chiedere all’ex Provincia di riaprire quel percorso che era stato interrotto. Il sindaco Francesco Aiello – ieri presente alla seduta – ha dato il suo assenso.

Schembari ha nuovamente spiegato quali sono le motivazioni che – ad oggi – impediscono di realizzare un ponte carrabile, mentre rendono possibile solo l’attraversamento di pedoni e ciclisti e di eventuali mezzi di soccorso.

Le normative attuali, molto strumenti in materia di sicurezza dei corsi d’acqua, di dissesto idrogeologico e di rischi di esondazioni, richiedono che l’eventuale ricostruzione del ponte preveda una struttura che rispetti tutti i crismi di sicurezza, con un’altezza minima di 4 metri e una campata di circa 40 metri.  Si tratta di un progetto molto costoso (almeno 2,5 milioni di euro), ma che comunque non può essere realizzato. A frapporre un ostacolo sono i vincoli paesaggistici e archeologici posti dalla Sovrintendenza: una struttura simile non può essere realizzata alla foce di un fiume, dove avrebbe un impatto pesante sul paesaggio, per di più in un’area tutelata anche dal vincolo archeologico.

Resta fattibile solo il piccolo ponticello pedonale, che però Vittoria finora ha sempre rifiutato.

Nella seduta di ieri sera – voluta dalla presidente Concetta Fiore – i consiglieri di maggioranza, che in passato avevano avuto posizioni molto più rigide, hanno invece aperto un varco e chiesto alla provincia di cercare insieme delle soluzioni. I consiglieri di opposizione, inoltre, hannoi invitato a sposare e accettare il progetto messo a disposizione dai tecnici del Libero Consorzio.

Il sindaco Aiello ha accettato di rivedere la sua posizione e chiedere all’ex Provincia di riavviare un tavolo di confronto. Si apre uno spiraglio per cercare insieme delle soluzioni tecniche che possano dare un attraversamento almeno pedonale a chi dalla frazione vuole recarsi al Museo di Camarina.

Resta ancora uno scoglio: Aiello chiede che se l’accesso al Museo per chi proviene da Scoglitti dovrà essere pedonale, lo stesso dovrà avvenire per chi vi accede dal lato Ragusa. Questo comporterebbe seri disagi a tutti coloro che visitano il Museo, provenienti da altre città italiane e straniere. Il Museo sarebbe privo di un accesso funzionale come avviene adesso.

La richiesta sembra destinata a cadere ma intanto ha posto ancora un tassello di rigidità nella posizione di Palazzo Iacono.

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