Pomeriggio al teatro Naselli un incontro per ricordare il lavoro di Danilo Dolci

Gli insegnamenti e la testimonianza di Danilo Dolci al centro della conferenza inaugurale dell’anno accademico dell’Ufficio per la Cultura della Diocesi di Ragusa e della sezione di Comiso dell’UniTre. “Danilo Dolci e il palpitare di nessi fra educazione, etica e politica” è il tema che verrà trattato giovedì 15, nell’auditorio del teatro Naselli di Comiso, con inizio alle 17.

L’evento costituisce una preziosa occasione per incontrare colui che è stato testimone ed erede del grande esempio dell’educatore friulano: il figlio Amico Dolci. Ad affiancarlo il professore Giuseppe Di Mauro, vice direttore dell’ufficio per la Cultura della Diocesi.

«L’opera di Danilo Dolci – ricordano gli organizzatori – è tutta incentrata sulle cause che determinano la crisi etico-politica della odierna società e indica in pari tempo la via della individuazione delle energie creative che ogni uomo di buona volontà porta sempre in se stesso. Emergono così evidenti le responsabilità che ha ognuno di noi, nella vita privata e pubblica, e anche le gravi colpe delle classi dirigenti responsabili del malgoverno eretto a sistema. Su questi temi risponde, con prospettiva planetaria, Danilo Dolci, l’innovatore sociale di Partinico, criticamente immerso nei fatti e nei dolori dell’esistenza. Tra video documentari d’epoca, testimonianze dirette, versi poetici e atmosfere musicali, si intreccerà il vissuto di un uomo straordinario la cui vita illumina le pagine del tempo presente».

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