Più soldi per i Servizi sociali dalla Conferenza Stato-Città, PD Ragusa: “Amministrazione li usi per contrasto alla povertà”

La segreteria cittadina del Partito Democratico esprime soddisfazione per il risultato ottenuto a favore dei Comuni nel corso dell’ultima riunione della Conferenza Stato-Città durante la quale il Governo nazionale, sotto l’impulso dello stesso PD, ha comunicato di aver incrementato le risorse destinate ai Servizi Sociali nel riparto del Fondo di Solidarietà comunale 2021. Nello specifico i fondi sono di 215,9 milioni di euro per il 2021 che arrivano a circa 651milioni nel 2030. Un aumento progressivo che andrà a vantaggio delle famiglie meno abbienti e dei progetti comunali destinati al contrasto del disagio sociale. Inoltre, anche per il 2021 le risorse oggetto del taglio operato con il decreto 66/2014 vengono reintegrate passando così a 200milioni in più per il 2021 per arrivare a 560milioni nel 2024.

“L’appello che deriva da questa notizia – commenta il segretario cittadino del PD di Ragusa, Giuseppe Calabrese – e che sento di rivolgere all’amministrazione cittadina è quello di utilizzare queste risorse per contrastare le condizioni di povertà nelle quali molti cittadini, loro malgrado, si sono ritrovati anche a causa della situazione così delicata che si sta vivendo a livello globale. Ci aspettiamo, quindi, che questa amministrazione dia il dovuto risalto allo sforzo fatto dal Governo”.

Altra notizia emersa dalla Conferenza Stato-Città è quella relativa al differimento al 31 marzo 2021 dei termini per la deliberazione del Bilancio di Previsione degli Enti locali, richiesta dall’Anci e accolta dal Governo nazionale.
“Come molti cittadini ricorderanno – commenta ancora Calabrese – la mancata approvazione dello strumento finanziario di previsione 2021 entro il 31 dicembre del 2020 da parte dell’Amministrazione comunale di Ragusa è stata oggetto, da parte nostra, di una critica relativa al non aver mantenuto la promessa di esitare il bilancio in tempo. Abbiamo segnalato che in questo modo il Comune si sarebbe trovato a dover esercitare in regime provvisorio e ci hanno risposto dicendo, per farla breve, che ci stavamo inventando tutto.

A due settimane dal nostro intervento, tuttavia, la realtà dei fatti è quella che avevamo segnalato. Poco importa cantare vittoria, piuttosto ci preme una questione: ci auguriamo che alla luce del differimento della scadenza al 31 marzo l’Amministrazione Cassì voglia guardarsi bene dall’usare anche l’ultimo secondo utile per approvare il Bilancio di previsione. Avere più tempo a disposizione non può essere un alibi per adempiere ai propri compiti in ritardo rispetto alla scadenza naturale, tanto più che, proprio come avevamo segnalato, senza bilancio l’Ente è costretto a operare con le mani legate”.

“Ci auguriamo, dunque – conclude Calabrese – che l’Amministrazione mantenga la promessa (almeno questa) di far approdare il Bilancio in Aula consiliare il prima possibile”.

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