PESCHERECCIO MINACCIATO E L’INDIFFERENZA DELLA POLITICA

“La tristissima vicenda di ieri getta nello sconforto molti pescatori di Scoglitti completamente abbandonati dalle istituzioni – inizia così la nota del Coordinatore del Movimento Territorio Peppe Nicastro- addirittura  essere spacciati per contrabbandieri dalle Autorità Marittime, sia nazionali che internazionali, inaccettabile condizione di persone che lavorano per 15 ore al giorno, partendo la notte attraversando le intemperie, in balia dei lati oscuri del mare.”

Il tutto contrassegnato dal silenzio tombale della politica, dalle pochissime testate giornalistiche presenti nell’informare l’accaduto e nel diffondere un gravissimo episodio che ha visto protagonisti ben 4 pescherecci ritrovatesi al limite del mare italiano e per questo minacciati dalle autorità straniere a tornare indietro.

“La cosa deplorevole è che la politica non ha mosso minimamente un dito nonostante le sollecitazioni, le continue chiamate e l’allarme diffuso su facebook e nel momento in cui i pescatori hanno chiesto un confronto con le istituzioni in delegazione a Scoglitti per affrontare il problema, nessuno si è presentato per sentire le loro voci, per ascoltare le loro amarezze. I pescatori sacrificandosi lavorano in condizioni pessime vendendo il loro pescato a prezzi bassissimi ma il loro dolore si amplifica nel momento in cui gran parte del loro pesce va buttato per la mancanza di celle frigorifere all’interno della Pescheria Comunale. Sicuramente questa sarà un’altra problematica ma tutto influisce e tutto fa brodo per delineare la terribile realtà dei pescatori di Scoglitti: una realtà sfinente, strapiena di sacrifici, sofferente senza mai ricevere risposte dalla regione e dalla politica in generale, la stessa politica presente e incalzante durante il periodo elettorale. Non lo ritengo affatto giusto speculare sul sangue della gente che lavora, che suda per procurarsi il pane affrontando il mare e addirittura subire un terribile spavento come l’episodio increscioso di ieri. Nessuno ha né il tempo, né il coraggio di ascoltare queste persone che chiedono comprensione, riscontro. Un silenzio agghiacciante che crea ancor di più un atteggiamento di sfiducia nelle istituzioni presenti solo in cerimonie di rappresentanza.”   Nicastro chiede in merito sempre alla vicenda,- “come mai visto che era presente l’intera giunta regionale al Comune di Vittoria, l’assessore alla Pesca il dottor Dario Caltabellotta non sia intervenuto e non abbia raggiunto i pescatori alla frazione dal momento che tutti erano informati dell’accaduto. Forse era più importante rimanere seduti e lasciare l’emergenza al caso…quella sarebbe stata l’occasione giusta da parte del primo cittadino per sollevare i problemi della frazione e dei pescatori vittime di diversi disagi e a maggior ragione del fatto che Malta essendo gemellata con Vittoria come mai sia potuto accadere tutto ciò. Il Movimento Territorio pertanto esprime solidarietà alla famiglia Domicolo coinvolta e vittima della vicenda e chiede l’intervento del Prefetto, della Regione e della deputazione iblea affinché si possa istituire un tavolo di concertazione. Il Movimento resta a disposizione per un incontro con i pescatori e con la deputazione regionale per trovare nuove soluzioni sulla sicurezza dei pescatori anche se siamo venuti a conoscenza di un’indagine partita da parte del Procuratore di Modica Pulejo, responsabile di competenza per il territorio.” Conclude Nicastro: “I cittadini dovrebbero diffidare da questi amministratori, una volta per tutte e fare riferimento all’opposizione esempio tangibile quello di ieri dove non era presente il consiglio comunale e a maggior ragione l’opposizione che sicuramente avrebbe sollevato il problema e le cose non sarebbero andate in questo modo.”Cinzia La Greca

 

 

 

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