PER UN NUOVO ORIZZONTE A SINISTRA…

Gente che ha perduto il lavoro, famiglie retrocesse allo stato di semipovertà, piccole e medie imprese chiuse, artigiani che bussano alle porte degli usurai, ricorso all’emigrazione … questo è il quadro in cui versa la situazione nel nostro Mezzogiorno.
Il Laboratorio Politico Berlinguer Comiso si scontra quotidianamente con i disagi e le difficoltà che la gente affronta, tocca con mano il grave problema della perdita del lavoro e vive costantemente il forte aumento dell’emigrazione,  dovuto al fatto che piccole e medie imprese hanno chiuso i battenti e altre ancora stanno per farlo. Il lavoro stabile è divenuto un’utopia, il futuro dei giovani rimane senza certezza tant’è che si assiste alla fuga  continua delle professionalità sia verso le ragioni del Nord che all’Estero. La problematica del Lavoro è estremamente grave e seria. Nei settori industriali è salito del 45,3% il ricorso alla cassa integrazione ordinaria ed il numero delle famiglie che ricadono sotto la soglia di povertà è salito al 20%, insomma 1 famiglia su 4 è sulla soglia della povertà cosicché molti commercianti sono obbligati a rimanere aperti anche la domenica pur di ricavare qualche beneficio.
 La crisi dunque che sta investendo l’Italia come anche l’Europa non ha solo un’origine economica bensì anche un carattere legato alla tenuta della Democrazia rappresentativa e delle sue Istituzioni, nonché una crisi di valori, di principi, di etica morale e di ideologia. Si è stati progressivamente travolti da un’ondata di conflitti che riguardano il controllo del sapere, i diritti di cittadinanza, l’inclusione, la tutela ambientale. In questi anni è avvenuta un’enorme quanto silenziosa ridistribuzione del denaro, che ha aumentato il divario tra i ricchi e i poveri a discapito di una generale improduttività del sistema su temi decisivi come quello delle tecnologie, del capitale sociale e umano, della qualità del lavoro. Una crisi senza precedenti che ha rimesso in discussione conquiste sociali, che si credevano consolidate, dai diritti dei lavoratori al rapporto trasparente tra essi e il sindacato, che hanno invece aumentato la forbice tra i garantiti e gli smarriti, i protetti e i sopravvissuti, i cittadini e le “ non persone”.

Il Laboratorio Politico Berlinguer Comiso, in questo contesto storico-economico crede che un nuovo soggetto politico entrerebbe in seria difficoltà se rimanesse vincolato e ancorato al vecchio sistema schematico e personalistico tendenzialmente gerarchico e piramidale e subalterno alla logica dei numeri e al club delle tessere. Il nuovo soggetto politico deve partire dalla CULTURA nell’elaborazione di un progetto di Cambiamento Radicale e di profondo rinnovamento della società italiana. Tale progetto deve essere il risultato di una ricerca e di un lavoro comune, di inclusione e non di esclusione, deve prevedere una verifica di massa delle idee e delle proposte da realizzare, deve stimolare e facilitare l’apporto di tutti i coloro che intendono impegnarsi attivamente a cambiare la società attuale; un progetto di trasformazione discusso tra la gente e con la gente. Una piattaforma di idee dove il senso di gruppo prevalga sull’individualismo, dove la libertà di pensiero supera l’obbligo di uniformità.

Un progetto di cambiamento ha la necessità di percorrere vie non ancora esplorate, di creare un percorso nuovo che investa in primo luogo sulle forze che sono o che dovrebbero essere creative per definizione, ossia sul mondo della cultura e degli intellettuali. Il Laboratorio comisano crede che non può che essere questo il modo di procedere di un nuovo soggetto politico rappresentativo della classe operaia e dei lavoratori, teso a realizzare una sintesi continua tra spontaneità e riflessione, tra immediatezza e prospettiva e quindi tra i lavoratori e gli intellettuali, tra la forza sociale oggi principale motrice della storia e gli strati che sono portatori di pensiero. Il nuovo soggetto politico deve saper sollecitare il contributo degli operai, degli agricoltori, dei tecnici, dei dirigenti aziendali, delle masse giovanili e delle loro organizzazioni, delle donne e delle loro associazioni. Esso deve proporsi di delineare uno sviluppo dell’economia e della società le cui caratteristiche e modi nuovi di funzionamento possano raccogliere l’adesione di tutti quei cittadini che avvertono acutamente la necessità di liberare se stessi e il Paese dalle ingiustizie, dalle storture, dalle assurdità, dalle lacerazioni a cui porta l’attuale assetto sociale. Il Laboratorio Politico Berlinguer Comiso crede che il nuovo soggetto politico debba tendere a conquistare  e a comprendere in un articolato schieramento di “alleanze” interi gruppi di popolazione, forze sociali non classificabili come ceti, quali appunto donne, uomini, masse popolari del Mezzogiorno, le forze della cultura, movimenti di opinioni, mondo del volontariato, proponendo obiettivi non soltanto economisti e sociali,  ma di sviluppo civile, di progresso democratico, di affermazione e di riconquista della dignità della persona, di espansione delle molteplici libertà dell’uomo. Ecco il modo in cui il Laboratorio Politico Berlinguer Comiso sta compiendo nel proprio territorio il lavoro concreto per costruire e preparare le basi, le condizioni e le garanzie di quello che si potrebbe chiamare un ” nuovo modello politico”.

 

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