PER LA PROGRAMMAZIONE RECUPERO E SMALTIMENTO

La Provincia di Ragusa, avendo redatto la bozza del Piano Provinciale per la gestione dei rifiuti, è in linea con quanto previsto dalla normativa vigente, che assegna alle Province le funzioni amministrative concernenti la programmazione ed organizzazione del recupero e dello smaltimento dei rifiuti a livello provinciale.

La bozza, frutto di un lavoro sinergico tra gli uffici tecnici dell’Assessorato al Territorio e Ambiente e l’Ufficio tecnico dell’ Ato Ambiente Ragusa, è stata presentata alla stampa dal presidente Franco Antoci, dall’assessore provinciale al Territorio, Ambiente e Protezione Civile, Salvo Mallia e dai rappresentanti dell’ATO Ambiente Ragusa.

 “Si parla sempre – dichiara Franca Antoci – della necessità di mantenere pulito il nostro territorio, oggi abbiamo uno strumento che, una volta condiviso dai comuni, sono certo  permetterà di avere positive ricadute sulla gestione provinciale dei rifiuti poiché si pone come strumento tecnico di supporto per le attività di pianificazione, programmazione ed organizzazione del ciclo integrato di gestione, cioè la raccolta, trasporto, recupero e smaltimento dei rifiuti solidi urbani e dei rifiuti speciali nella provincia di Ragusa.

“Il piano – interviene l’assessore Salvo Mallia – parte da un’ampia ricognizione dello stato attuale dell’organizzazione sul territorio in modo da proporre il possibile scenario verso il quale evolvere la gestione dei rifiuti urbani nella provincia iblea nei prossimi anni. Altresì il piano, per quel che concerne l’individuazione delle zone idonee e non idonee alla localizzazione di impianti di trattamento rifiuti, che è di competenza esclusiva delle Province, si propone come valido strumento operativo che tiene conto dei vincoli relativi all’uso del territorio, previsti dai diversi strumenti di pianificazione, relativamente ai criteri di ubicazione, annunciati dalle norme di settore relativamente alle diverse tipologie di impianti  quali le discariche, impianti di recupero, termovalorizzatori, ecc. Si è pertanto è ritenuto che  il problema dei rifiuti debba essere affrontato per stadi e precisamente: Riduzione, Restituzione consegna differenziata e raccolta differenziata, pretrattamento, recupero,  riciclaggio, smaltimento.

Un sistema del genere – conclude Mallia – non esiste nella pratica, ma deve essere considerato come una direzione chiara e comune verso la quale dirigersi e per conseguire l’autosufficienza, in provincia, relativamente allo smaltimento dei rifiuti. E ciò si può raggiungere spingendo la differenziata a livelli elevati, separando l’umido dal secco e attivando sistemi di distruzione definitiva dei rifiuti. È chiaro però che tutto ciò è conseguibile, soprattutto, con l’aiuto dei cittadini attraverso il rispetto della sostenibilità

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