“PENSARE IBLEO” ATTIVA CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE

Il presidente dell’associazione politico-culturale “Pensare Ibleo”, Enzo Pelligra, avendo preso atto, in questi giorni, del malessere serpeggiante tra la popolazione della provincia di Ragusa, soprattutto in vista dell’appuntamento con le Regionali del 28 ottobre, lancia un appello agli elettori.

“Capisco la rabbia – dice Pelligra – capisco l’indignazione per tutto quello a cui stiamo assistendo e che non risparmia, da Destra a Sinistra, nessun partito, capisco altresì la grave difficoltà che ha messo anche la comunità iblea, un tempo fiera e orgogliosa della propria identità e appartenenza, letteralmente in ginocchio. Ma non andare a votare, così come ho sentito che molti vogliono fare, non ha senso. Non andare a votare significa dare un calcio alla conquista di quella democrazia che, faticosamente e a prezzo anche di moltissime vite umane, i nostri padri hanno conquistato. Ognuno, ci mancherebbe, voti secondo coscienza, valuti con attenzione i candidati verso cui esprimere la propria preferenza, si informi utilizzando le nuove tecnologie che oggi, con appena un clic, ci permettono di avere tutte le informazioni a portata di mano. Perdere, però, l’opportunità di incidere sul processo democratico, facendo mancare il proprio apporto alle urne, significherebbe compiere un passo indietro di chissà quanti decenni. Ecco perché l’associazione “Pensare Ibleo” intende attivare una campagna di sensibilizzazione perché tutti possano andare al voto, qualunque esso sia”.

Pelligra ritiene che “il primo obiettivo per i partiti deve essere quello di creare le condizioni adeguate perché la ricerca spasmodica di lavoro da parte dei giovani, e non solo, possa arrivare ad una soluzione concreta. Proprio in questa fase difficile – continua il presidente dell’associazione politico-culturale – occorre una maggiore responsabilizzazione e partecipazione da parte di tutto l’elettorato. La sfiducia della gente verso la politica organizzata, incarnata soprattutto dai partiti, può essere modificata con un voto responsabile. E seguendo talune priorità per il bene di ognuno. Disertare le urne non sarebbe la risposta giusta”.

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