Ormai rubano pure l’acqua. Ecco cosa è accaduto

COMISO – Alcuni casi di prelievo idrico fraudolento sono stati accertati nei giorni scorsi nella zona di San Leonardo, in territorio comunale. I controlli hanno portato alla scoperta di sistemi di bypass installati sui contatori dell’acqua, finalizzati a sottrarre il servizio senza registrazione dei consumi.

L’azione rientra nell’ambito di una serie di verifiche sul territorio avviate da Iblea Acque, la società che gestisce il servizio idrico integrato nei comuni della provincia. In particolare, si stanno monitorando situazioni sospette legate a prelievi anomali o alla possibile manomissione degli impianti.

«Abbiamo già provveduto a denunciare – ha spiegato il dirigente tecnico Renato Savarese – i proprietari di alcuni immobili che prelevavano acqua in maniera fraudolenta. Le persone denunciate sono state già convocate dalle forze dell’ordine».

I controlli proseguiranno nei prossimi mesi e riguarderanno l’intero territorio gestito dalla società. «Le attività di monitoraggio e controllo contro i furti d’acqua proseguiranno ininterrottamente e sistematicamente su tutti i territori dei Comuni gestiti da Iblea Acque – ha aggiunto Savarese –. La nostra società rimane a disposizione per fronteggiare eventuali problematiche che possono risultare poco conducenti rispetto alle finalità che ci siamo dati e che, di certo, non prevedono l’adozione di attività fraudolente come in questo caso».

L’obiettivo dichiarato è quello di tutelare chi usufruisce correttamente del servizio e corrisponde il canone idrico secondo le regole. I furti d’acqua, oltre a rappresentare un reato perseguibile penalmente, generano infatti squilibri nella gestione complessiva del servizio, con conseguenze anche economiche per l’intera collettività.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it