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ODI ALLE DODICI TERRE
09 Dic 2016 07:10
Sarà presentata il prossimo 10 dicembre, alle ore 17,30, presso il Palazzo Mercato di Ispica, l’ultima opera poetica , bilingue, di Domenico Pisana, pubblicata dall’Editore Armando Siciliano, dal titolo “Odi alle dodici terre” e con un sottotitolo: “Il vento, a corde, dagli Iblei”, tratto da una poesia di Quasimodo.
All’iniziativa hanno dato il loro patrocinio, oltre al “Gruppo ispicese” del Caffè Letterario Quasimodo e al Comune di Ispica, anche altre realtà culturali ispicesi come la Fidapa, l’Associazione Internazionale dei critici letterari, l’Associazione culturale le Muse, la Società ispicese di Storia Patria, l’associazione Vespa Club e l’Associazione Colle della Calandra.
Alla presentazione, che sarà coordinata dalla prof.ssa Daniela Fava, interverrà il prof. Giuseppe Pitrolo, critico letterario e componente del Caffè Letterario “Vitaliano Brancati” di Scicli e l’Editore Armando Siciliano di Messina, nonché il sindaco di Ispica, Giampiero Muraglie, che darà il saluto istituzionale. Il Duo musicale “Estrella”, composto dal M° Lino Gatto, alla chitarra, e Ilde Poidomani al canto, arricchirà la serata con intermezzi musicali, mentre Daniele Voi, speaker di Radio Mediterraneo, leggerà alcune poesie tratte dal volume.
Il testo porta la prefazione del noto scrittore Pietrangelo Buttafuoco , è corredato di opere del Maestro del Gruppo di Scicli, Piero Guccione, ed è altresì tradotto in lingua inglese dalla poetessa Floriana Ferro, catanese di origine, ma che insegna ad Udine.
“Ho voluto dedicare questa mia nuova raccolta alle “dodici terre degli Iblei” – afferma l’Autore Domenico Pisana – per recuperare e descrivere, attraverso il mio sentire poetico, una terra plurale, composita , con città, campagne, mare, coste dalle peculiarità individuali ben definite, focalizzate nei tratti distintivi, fondativi, identitari: ad ogni città dedico diverse odi poetiche, facendo risaltare valori, bellezze, paesaggi e tradizioni. Ringrazio il M° Piero Guccione per aver concesso a me e all’editore l’inserimento nel volume di oltre 20 opere, consentendo, grazie anche alla preziosa collaborazione di Paolo Nifosì nella scelta delle opere, un armonioso intreccio tra arte e poesia e impreziosendo , così, il discorso poetico nella sua evoluzione lirico-espressiva.
Lo scrittore Pietrangelo Buttafuoco così si esprime in un passaggio della sua prefazione: “E’ un silenzio che non sta fermo in petto quello del sentimento e Domenico Pisana –forgiando il respiro nel ritmo della poesia – tesse un ordito di rara intensità.
La poesia, il suo poetare, è verità che s’incammina col manto festoso dell’espressione. E Pisana – intriso di gioia panica, prodigo di pietas verso ciò che perviene allo sguardo – attraverso il canto lirico che scioglie al suo cielo, per se stesso e per chi, nell’ascolto, rammemora, consegna un canzoniere mirabile.
Una pietra incastonata, questo è il prezioso canovaccio di Pisana, in un gioiello altrimenti familiare: la terra iblea, là dove divampa la chioma dei carrubi.
L’anima è segretamente al lavoro. Insegue il canto degli uccelli, il sole al tramonto, il chiarore della luna, i profumi che emana il grano appena mietuto, la pioggia che scende nel baluginio della sera. E’ un dettato fatato quello di Domenico Pisana e la sua voce – in forza di una conoscenza di luoghi che la memoria corale degli astanti nutre di converso nel contesto di un orizzonte di lucore – è specchio di una storia…”
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