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“ODI ALLE DODICI TERRE” : L’ULTIMA RACCOLTA POETICA DI DOMENICO PISANA
07 Dic 2016 06:58
Sarà presentata il prossimo 10 dicembre, alle ore 17,30, presso il Palazzo Mercato di Ispica, l’ultima opera poetica , bilingue, di Domenico Pisana, pubblicata dall’Editore Armando Siciliano, dal titolo “Odi alle dodici terre” e con un sottotitolo: “Il vento, a corde, dagli Iblei”, tratto da una poesia di Quasimodo.
All’iniziativa hanno dato il loro patrocinio, oltre al “Gruppo ispicese” del Caffè Letterario Quasimodo e al Comune di Ispica, anche altre realtà culturali ispicesi come la Fidapa, l’Associazione Internazionale dei critici letterari, l’Associazione culturale le Muse, la Società ispicese di Storia Patria, l’associazione Vespa Club e l’Associazione Colle della Calandra.
Alla presentazione, che sarà coordinata dalla prof.ssa Daniela Fava, interverrà il prof. Giuseppe Pitrolo, critico letterario e componente del Caffè Letterario “Vitaliano Brancati” di Scicli e l’Editore Armando Siciliano di Messina, nonché il sindaco di Ispica, Giampiero Muraglie, che darà il saluto istituzionale. Il Duo musicale “Estrella”, composto dal M° Lino Gatto, alla chitarra, e Ilde Poidomani al canto, arricchirà la serata con intermezzi musicali.
Il testo porta la prefazione del noto scrittore Pietrangelo Buttafuoco , è corredato di opere del Maestro del Gruppo di Scicli, Piero Guccione, ed è altresì tradotto in lingua inglese dalla poetessa Floriana Ferro, catanese di origine, ma che insegna ad Udine.
“Ho voluto dedicare questa mia nuova raccolta alle “dodici terre degli Iblei” – afferma l’Autore Domenico Pisana – per recuperare e descrivere, attraverso il mio sentire poetico, una terra plurale, composita , con città, campagne, mare, coste dalle peculiarità individuali ben definite, focalizzate nei tratti distintivi, fondativi, identitari: ad ogni città dedico diverse odi poetiche, facendo risaltare valori, bellezze, paesaggi e tradizioni. Ringrazio il M° Piero Guccione per aver concesso a me e all’editore l’inserimento nel volume di oltre 20 opere, consentendo, grazie anche alla preziosa collaborazione di Paolo Nifosì nella scelta delle opere, un armonioso intreccio tra arte e poesia e impreziosendo , così, il discorso poetico nella sua evoluzione lirico-espressiva.
Lo scrittore Pietrangelo Buttafuoco così si esprime in un passaggio della sua prefazione: “E’ un silenzio che non sta fermo in petto quello del sentimento e Domenico Pisana –forgiando il respiro nel ritmo della poesia – tesse un ordito di rara intensità.
La poesia, il suo poetare, è verità che s’incammina col manto festoso dell’espressione. E Pisana – intriso di gioia panica, prodigo di pietas verso ciò che perviene allo sguardo – attraverso il canto lirico che scioglie al suo cielo, per se stesso e per chi, nell’ascolto, rammemora, consegna un canzoniere mirabile.
Una pietra incastonata, questo è il prezioso canovaccio di Pisana, in un gioiello altrimenti familiare: la terra iblea, là dove divampa la chioma dei carrubi.
L’anima è segretamente al lavoro. Insegue il canto degli uccelli, il sole al tramonto, il chiarore della luna, i profumi che emana il grano appena mietuto, la pioggia che scende nel baluginio della sera. E’ un dettato fatato quello di Domenico Pisana e la sua voce – in forza di una conoscenza di luoghi che la memoria corale degli astanti nutre di converso nel contesto di un orizzonte di lucore – è specchio di una storia…”
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