“ODI ALLE DODICI TERRE” : L’ULTIMA RACCOLTA POETICA DI DOMENICO PISANA

 

Sarà presentata il prossimo 10 dicembre, alle ore 17,30, presso il Palazzo Mercato di Ispica, l’ultima opera  poetica , bilingue, di Domenico Pisana, pubblicata dall’Editore Armando Siciliano,   dal titolo “Odi alle dodici terre”  e con un sottotitolo: “Il vento, a corde, dagli Iblei”,  tratto da una poesia di Quasimodo.   

All’iniziativa hanno dato il loro patrocinio, oltre  al “Gruppo ispicese” del Caffè Letterario Quasimodo e  al Comune di Ispica,  anche altre realtà culturali ispicesi come  la Fidapa, l’Associazione  Internazionale dei critici letterari,  l’Associazione culturale le Muse,  la Società ispicese di Storia Patria,   l’associazione Vespa Club  e l’Associazione Colle della Calandra.   

Alla presentazione, che sarà coordinata dalla prof.ssa Daniela Fava, interverrà il prof. Giuseppe Pitrolo, critico letterario e componente del Caffè Letterario “Vitaliano Brancati” di Scicli  e l’Editore Armando Siciliano di Messina, nonché il sindaco di Ispica, Giampiero Muraglie, che darà il saluto istituzionale.  Il Duo musicale “Estrella”, composto dal M° Lino Gatto, alla chitarra, e Ilde Poidomani al canto, arricchirà la serata con intermezzi musicali.   

Il testo porta la prefazione del noto scrittore Pietrangelo Buttafuoco , è corredato di opere del Maestro del Gruppo di Scicli, Piero Guccione, ed è altresì tradotto in lingua inglese dalla poetessa Floriana Ferro, catanese di origine, ma che insegna ad Udine.

“Ho voluto dedicare questa mia nuova raccolta alle “dodici terre degli Iblei” – afferma l’Autore Domenico Pisana –  per recuperare e descrivere, attraverso il mio sentire poetico, una terra plurale, composita , con città, campagne, mare, coste dalle peculiarità individuali ben definite, focalizzate nei tratti distintivi, fondativi, identitari: ad ogni città dedico diverse odi poetiche, facendo risaltare valori, bellezze, paesaggi e tradizioni. Ringrazio il M° Piero Guccione per aver concesso a me e  all’editore l’inserimento nel volume di oltre 20 opere, consentendo, grazie anche alla preziosa collaborazione di Paolo Nifosì nella scelta delle opere,  un armonioso intreccio tra arte e poesia e impreziosendo , così, il discorso poetico nella sua evoluzione lirico-espressiva.

Lo scrittore Pietrangelo Buttafuoco così si esprime in un passaggio della sua prefazione:   “E’ un silenzio che non sta fermo in petto quello del sentimento e Domenico Pisana –forgiando il respiro nel ritmo della poesia – tesse un ordito di rara intensità.

La poesia, il suo poetare, è verità che s’incammina col manto festoso dell’espressione. E Pisana – intriso di gioia panica, prodigo di pietas verso ciò che perviene allo sguardo – attraverso il canto lirico che scioglie al suo cielo, per se stesso e per chi, nell’ascolto, rammemora, consegna un canzoniere mirabile.

Una pietra incastonata, questo è il prezioso canovaccio di Pisana, in un gioiello altrimenti familiare: la terra iblea, là dove divampa la chioma dei carrubi.

L’anima è segretamente al lavoro. Insegue il canto degli uccelli, il sole al tramonto, il chiarore della luna, i profumi che emana il grano appena mietuto, la pioggia che scende nel baluginio della sera. E’ un dettato fatato quello di Domenico Pisana e la sua voce – in forza di una conoscenza di luoghi che la memoria corale degli astanti nutre di converso nel contesto di un orizzonte di lucore – è specchio di una storia…”

 

 

 

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