Nuovo centro per le dipendenze al Busacca, l’Asp di Ragusa illustra il progetto. Ecco i dettagli ma il Comune è contrario

Poche righe per manifestare il dissenso dell’Amministrazione comunale di Scicli sull’allocazione, in uno dei padiglioni dell’ospedale Busacca, di centro di aiuto per l’interruzione delle tossicodipendenze. Sono a firma del sindaco Mario Marino e sono il passo successivo all’incontro che lo stesso ha avuto a palazzo di città stamane con il direttore generale dell’Asp di Ragusa Pino Drago che si è sentito in dovere di comunicare la decisione di destinare un padiglione del locale presidio ospedaliero a questo nuovo servizio.

Un servizio voluto dalla legge e che ha visto già il battesimo in tre grandi città dell’isola, a Palermo, Catania e Messina. Da un input dell’Assessorato regionale alla sanità, questo nuovo servizio dovrebbe partire in provincia di Ragusa (previsto uno per ogni provincia dell’isola) entro il 20 dicembre. Un primo incontro a Palermo, per il direttore generale Giuseppe Drago, per affrontare la questione risale allo scorso 24 ottobre. Da quell’incontro la direzione strategica dell’azienda sanitaria iblea ha messo in moto la macchina organizzativa e ne darà comunicazione a Palermo nel nuovo incontro operativo fissato per il prossimo 24 novembre.

Il presidio sanitario dell’ospedale Busacca sarebbe l’unico che, in questo particolare momento, ha gli spazi idonei per questo nuovo servizio.

“Siamo contrari alla allocazione all’ospedale Busacca di un Centro di aiuto per l’interruzione delle tossicodipendenze – spiega il sindaco Mario Marino – oggi ho incontrato in Municipio il direttore generale dell’Asp di Ragusa, Pino Drago, significando la contrarietà dell’amministrazione a questa iniziativa che mal si concilia con i servizi erogati all’ospedale Busacca, frequentato da utenti che hanno necessità di prestazioni sanitarie e di accesso ai servizi dell’Azienda. Incontrerò a stretto giro i consiglieri comunali per condividere il sentimento della mia Amministrazione sul tema”.

Il centro dovrebbe essere allocato nel padiglione che, negli anni scorsi, era stato sistemato e rimesso a nuovo per il servizio riabilitativo del Bonino Pulejo che poi non è partito.

Il centro – spiega il direttore generale dell’Asp, Pino Drago – ospiterà dodici posti letto e ruoteranno attorno ad esso venticinque unità di personale fra medici, infermieri, assistenti sociali, psicologi ed unità di pulizia che compongono un’equipe multidisciplinare. Abbiamo scelto il presidio ospedaliero del Busacca di Scicli perchè i locali sono pronti e perchè la norma istitutiva prevede che ci siano delle aree verdi tutt’intorno. Tengo a precisare che nella struttura sanitaria non verrà a mancare nessun servizio di quelli esistenti. Saranno tutti mantenuti, si aggiunge solo questo nuovo servizio che, oggi, è importante per giovani e famiglie. La nostra direzione strategica è pronta, se il sindaco Marino lo ritiene necessario, ad incontrare tutti i consiglieri comunale per spiegare loro la funzione di questo nuovo servizio che non andrà a compromettere tutti quelli esistenti nel presidio”.

Cos’è il CpA, il centro di prima assistenza? La struttura, dotata di 12 posti letto, nasce con l’obiettivo di offrire un intervento residenziale di breve durata a pazienti inviati dai Servizi per le Tossicodipendenze (Ser.T.), garantendo un accesso facilitato e multidimensionale. E’ un passaggio intermedio fondamentale tra la fase pre-sanitaria, i Ser.T. e le comunità terapeutiche. Si rivolge in particolare a pazienti a rischio clinico che necessitano di un breve ricovero propedeutico a programmi di cura ambulatoriali o residenziali più strutturati.

A gestirlo un’équipe multiprofessionale operativa h24 composta da medici, psicologi, infermieri, assistenti sociali, educatori, terapisti della riabilitazione e operatori socio-sanitari, con una presa in carico orientata alla motivazione al trattamento e alla continuità assistenziale. All’interno della struttura vengono garantiti interventi farmacologici integrati con attività psicologiche e psicoterapeutiche, terapie di gruppo, attività riabilitative e azioni pedagogico-educative, anche finalizzate all’inserimento lavorativo.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it