NEL SILENZIO

Nel 2005 uscì un film straordinario del tedesco Philip Gröning. Ambientato nel la Chartreuse di Grenoble, il più antico convento d’Europa, il documentario racconta coraggiosamente la quotidianità dei frati certosini seguendoli nei loro gesti più semplici, nella implacabile concatenazione dei giorni e degli istanti in cui si svolge la loro esistenza lontana dalle cose terrene. Il “grande silenzio” è la spessa, densa cortina che avvolge i monaci in ritiro dal clamore del mondo intorno ma è anche quella specie di porta attraverso la quale il convento dialoga con Dio. I corpi compassati, i gesti lenti ed ieratici, la matericità che quasi si respira nello spazio attraversano i limiti del mezzo filmico e penetrano i sensi dello spettatore, facendosi odori, sapori, piccoli assordanti suoni che galleggiano nel nulla. Una grande prova di cinema.

Quando è la musica a raccontare il raccoglimento e la sacralità di uno spazio l’esperienza diviene quella di un’immersione. E’ quanto propone Officium Novum, del grande Jan Garbarek e dell’Hilliard Ensemble, coro polifonico inglese, alle prese con un mix di canti gregoriani e armeni reinterpretati dalla sensibilità jazzistica del sassofonista norvegese. Anche qui la sospensione temporale e l’estrema lentezza narrativa riproducono una dimensione “parallela” dell’esistenza umana, nella quale una vita può essere spesa interamente per la realizzazione di un valore spirituale.

La narrazione per antonomasia della vita monastica medievale è – ovviamente – quella che Umberto Eco fa nel suo Il nome della rosa, il cui adattamento cinematografico del 1984 ne propose una riduzione fin troppo semplificante e “spettacolare” (sia pure con il magnetismo di Sean Connery). In realtà, il romanzo di Eco è un grande almanacco della cultura medievale, un saggio nascosto sul posto del (sor)riso nel mondo e – insieme – un potente grido levato a difesa della verità: tutto ciò avrebbe meritato forse un trattamento filmico più rispettoso e meno virato al “thrilling”

 

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it