Muore di morbillo un uomo di 42 anni di Catania. E’ il quarto caso in Italia. Come vaccinarsi

Quarto decesso a causa del morbillo dall’inizio dell’anno in Italia: si tratta di un uomo di 42 anni non vaccinato. Il caso si è verificato in Sicilia nella settimana 18-24 settembre ed è stato notificato il 20 settembre dalla Asl di Catania. Lo rende noto il bollettino settimanale del ministero della Salute. L’inizio dei sintomi è avvenuto l’8 settembre (febbre) e il 10 settembre è comparso l’esantema. Gli esami specifici confermano la diagnosi di morbillo (PCR positiva). Il paziente era immunodepresso.

Dall’inizio dell’anno, rileva l’ultimo bollettino del ministero della Salute e Istituto superiore di sanità, si sono registrati in Italia 4.575 casi di morbillo e 4 decessi. I casi si rilevano per l’88% tra non vaccinati, per il 6% tra vaccinati con 1 sola dose. Il 35% dei casi ha presentato almeno una complicanza. Il totale dei ricoverati è pari al 44% ed il 22% delle persone colpite è stata visitata in Pronto soccorso.

«È un classico caso di malattia prevedibile, che colpisce un soggetto “fragile”, proprio il cluster che più di altri beneficerebbe della vaccinazione, semplicemente seguendo protocolli da tempo validati basati forti evidenze scientifiche». Lo ha affermato Giuseppe Giammanco, direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale (Asp) di Catania, sul siciliano di 42 anni, immunodepresso, morto per morbillo nel reparto di malattie infettive dell’ospedale Ferrarotto di Catania.

«C’è in atto un’epidemia di morbillo che ha picchi più alti del solito, è più prolungata nel tempo e che tende a colpire non soltanto l’infanzia, ma anche gli adulti». Lo afferma il dottor Mario Cuccia, responsabile del servizio epidemiologia dell’Azienda sanitaria provinciale (Asp) di Catania.
fonte Lasicilia.it

QUALI SONO I SINTOMI DEL MORBILLO?

Il più tipico è l’eruzione cutanea, che neppure per i medici, che vedono oggi molti meno casi di quelli di un tempo, è tanto facile da riconoscere e distinguere rispetto ad altre malattie, come la rosolia o la scarlattina. Prima ancora dei caratteristici puntini rossi compare di solito un forte raffreddore, congiuntivite, febbre sempre più alta.

QUALI SONO LE POSSIBILI COMPLICAZIONI DEL MORBILLO?

Otite, diarrea, polmonite sono le più frequenti, si verificano complessivamente in circa il 20-30 per cento dei casi. Ci sono anche complicazioni molto meno frequenti, ma assai più temibili. Una di queste, in 1 caso su 1.000, è l’encefalite, un processo di infiammazione del cervello, mortale nel 10 per cento dei casi, e che può lasciare danni neurologici permanenti.

COME FUNZIONA IL VACCINO DEL MORBILLO?

Il vaccino contro il morbillo esiste da più di cinquant’anni: è un vaccino vivo attenuato, cioè contiene il microrganismo in forma tale da far sviluppare la risposta immunitaria ma non da produrre la malattia. Ne fu creata una prima versione nel 1963 e una migliorata nel 1968. Nel 1971 è stata formulata una combinazione che riunisce in un unico prodotto l’immunizzazione contro morbillo, parotite e rosolia: è il cosiddetto vaccino trivalente MPR. In Italia è disponibile dal 1976, mentre dall’inizio degli anni Novanta è disponibile la formulazione MPR. Dalla sua introduzione a oggi ne sono state somministrate in tutto il mondo oltre un miliardo di dosi.

COME E QUANDO SI SOMMINISTRA?

In Italia il vaccino per il morbillo. La prima dose viene in genere somministrata tra i 12 e i 15 mesi di vita, dato che fin verso il nono mese di vita il neonato è protetto dagli anticorpi della madre (se ha avuto il morbillo o, per un periodo inferiore, se è vaccinata), con un richiamo a 5-6 anni. Anche ai giovani e agli adulti che non hanno avuto la malattia da piccoli è consigliata la vaccinazione, in due dosi a distanza di almeno quattro settimane l’una dall’altra.

 

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