MULIEBRE

Tra sei giorni ricorre la “festa internazionale della donna”, comunemente e impropriamente definita “festa della donna”. Impropriamente perché si è finiti per celebrare le donne in uno spasmodico andirivieni di spogliarelli e mimose, dimenticando, piuttosto, che l’originale fervore dell’8 marzo nasce dalla necessità di ricordare le lotte, le conquiste sociali, politiche ed economiche che queste hanno sostenuto, senza dimenticare le discriminazioni e le violenze che troppo spesso sono costrette a subire.

Il “Woman’s Day” infatti, prendeva il nome dalla consueta conferenza tenuta ogni domenica dal Partito socialista di Chicago, presso il Garrick Theater, a cui tutte le donne, indistintamente, erano invitate a partecipare per discutere dello sfruttamento operato dai datori di lavoro in termini di basso salario e di orario di lavoro, delle discriminazioni sessuali e del diritto di voto alle donne. Una discussione che si mantiene viva in una società ancora fortemente misogina.

In tal senso, l’8 marzo deve essere letto in continuità con lo spirito che, a San Valentino, ha riempito le principali piazze del mondo, e d’Italia, di uomini e donne che han voluto urlare contro la diffusa violenza perpetrata sul genere femminile.

Questo, altresì, lo spirito che anima la mostra “Muliebre”, dall’8 al 10 marzo, dalle 18.30 alle 23.30.

La mostra  si svolgerà a Scicli, in via Nazionale, presso l’ex camera del lavoro, in collaborazione con l’assessore, dottoressa Basilico, cui il sindaco Susino, a luglio, ha affidato  la delega ai servizi sociali, scolastici, allo sviluppo interculturale, alle politiche per la famiglia e a quelle giovanili.

L’inaugurazione della mostra sarà preceduta da un intervento riguardo il ruolo della donna e la sua condizione nella società moderna. Inoltre, a conclusione della serata, in via M. Penna, davanti la sede del Comune di Scicli, saranno accese e fatte volare delle lanterne cinesi, in memoria di tutte quelle donne che purtroppo hanno fatto della loro femminilità una prigione.

L’artista, in arte Violart, è Claudia Causarano, mamma giovanissima, classe 1985, da sempre appassionata cultrice dell’arte, nelle sue molteplici sfaccettature.

Allo spirito artistico di Violart e alla sua sensibilità rispetto la questione femminile si deve l’organizzazione di Muliebre.  Non è casuale, al riguardo, l’apertura della mostra nella settimana in cui ricorre la giornata dedicata alla festa della donna volendo, in tale occasione, proporre un modo diverso di parlarne, stimolare una ulteriore riflessione che muove dalla considerazione stessa del corpo femminile, assunto a metafora e chiave di lettura. Corpi che si muovono sinuosamente, perdono la circoscrizione dei contorni e nei loro colori, portano avanti la propria vita, combattendo battaglie quotidiane, personali o collettive. Esempi di realtà che si muovono al di fuori della logica economica e politica, che giustifica il martirio, il disinteresse, l’indifferenza.

Non avevo mai fatto una mostra perché non mi sentivo pronta ,ma una serie di eventi mi hanno spronato e, alla fine, mi sono detta, vada come vada, almeno ho provato!”.

Non riesce a mascherare l’emozione e, aggiungerei io, la soddisfazione: “Io esco dall’accademia come scultrice ma il restauro mi ha portato ad approcciarmi alla pittura in maniera attiva così ho deciso di centrare la mia mostra sulla pittura. Ho sempre avuto un’attenzione particolare per l’anatomia, così ho cominciato a parlare di me o cmq dei miei stati d’animo attraverso la pittura rappresentando corpi ,utilizzandoli come metafore…diciamo come uno specchio per riflettere le emozioni del momento. Quindi, ho deciso in maniera seria e concreta di fare questa mostra. Tutto il mio lavoro era centrato sull’eleganza di corpi e pensieri e ho deciso di aprire la mostra per l’8 marzo come omaggio a questo mondo ingarbugliato chiamato “donna”. A questo punto ho contattato i servizi sociali di Scicli per una collaborazione e così abbiamo deciso che la mostra sarà preceduta da un intervento da parte di alcuni psicologi che si stanno occupando di far nascere a Scicli uno sportello di aiuto per le donne. Diciamo che questa idea é nata così.”

Ma non è tutto, Claudia ha avuto accanto un ottimo aiutante e supporto, il suo bellissimo bimbo Francesco: “Il mio braccio destro è stato soprattutto franceschino che mi ha permesso di poter lavorare!!!! I suoi giochi nelle ultime settimane sono stati colori e pennelli e devo dire che è bravissimo !!!!infatti un suo lavoro sarà al centro di una mia istallazione”.

Non perdete, dunque, l’occasione.

 

 

M.S.

 

 


 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it